28 luglio 2021 08:48
La società di design torinese CRA-Carlo Ratti Associati e l'architetto Italo Rota stanno lavorando alla creazione del Museo MAE, uno spazio espositivo interamente dedicato alle diverse applicazioni dei materiali rinforzati con fibre di carbonio, dall'auto alla moda, fino alle biciclette da corsa. Terzo partner è MAE, azienda piacentina specializzata nella costruzione di macchine e impianti chiavi in mano per la lavorazione di fibre sintetiche e precursore di fibre di carbonio (PAN), che ha commissionato il progetto.
Il museo, che avrà sede in un magazzino ristrutturato nella sede di MAE a Piacenza, sarà realizzato in gran parte con fibra di carbonio, nuova e riciclata, perseguendo un approccio circolare al design. Si tratta - affermano i curatori - di un viaggio dal passato al futuro, dall'apogeo delle fibre sintetiche nell'abbigliamento, iniziato nel secondo dopoguerra, fino agli ultimi sviluppi nella chimica e nell'ingegneria.
“Dalle biciclette di ultima generazione alla Lamborghini Aventador, la fibra di carbonio sta guidando l'innovazione in molteplici settori - commenta Carlo Ratti, socio fondatore del CRA e professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) -. Il museo MAE celebra un materiale che definisce la modernità, concentrandosi sulla nuova frontiera circolare e immaginando nuove applicazioni". "Siamo lieti di lavorare con MAE - aggiunge -, azienda la cui storia e il know-how hanno aperto la strada al passaggio dall'uso della fibra acrilica nell'abbigliamento all'odierno impiego della fibra di carbonio in settori diversi come quello aerospaziale e automobilistico".
Nella prima sezione del museo (immagine a sinistra), i visitatori si troveranno al cospetto di un archivio robotizzato, illuminato da una luce abbagliante, contenente documenti sulla storia cinquantennale dell'azienda: bracci meccanici si muoveranno lungo le pareti per estrarre foto, dossier tecnici e brochure, che saranno depositati su una piattaforma centrale rialzata, dove i visitatori potranno sedersi e sfogliare con calma i documenti.
Un lungo corridoio illustrerà il processo mediante il quale la fibra acrilica si trasforma in fibra di carbonio.
La seconda sezione (immagine in alto) è dedicata alle applicazioni della fibra nell'industria moderna: all'interno di una stanza scura arricchita da un'installazione immersiva, una serie di artefatti interattivi consentirà di esplorare le applicazioni sperimentali, mostrando i prototipi più innovativi realizzati con la fibra di carbonio da aziende automobilistiche e aerospaziali.
Il Museo MAE si rivolge a un pubblico diversificato che comprende studenti, ricercatori, tecnologi attivi nell'ambito della chimica e dell'ingegneria, fino ai cittadini curiosi di conoscere le caratteristiche di un materiale leggero e al tempo stesso performante.
Nello stabilimento di Piacenza sarà anche costruito un nuovo impianto pilota, del valore di 17 milioni di euro, destinato alla produzione di materiali compositi per i settori dell'aerospazio e della difesa, frutto du un recente accordo con Leonardo.
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