4 novembre 2024 08:50
Dopo ExxonMobil, anche Pepsi e Coca-Cola finiscono sotto i riflettori delle autorità americane: se nel primo caso si era mosso lo Stato della California (leggi articolo), l'accusa contro i colossi delle bevande gassate viene mossa dalla Contea di Los Angeles, anche se le motivazioni sono praticamente le stesse: dichiarazioni ingannevoli nei confronti dei consumatori in merito alla riciclabilità dei loro imballaggi in plastica e potenziali danni per l'ambiente e la salute dovuti alla dispersione incontrollata.
La causa è stata intentata dal consulente legale della Contea, Dawyn R. Harrison, per conto dello Stato della California in risposta alle segnalazioni dei consumatori: chiede di bloccare le pratiche commerciali scorrette delle due aziende, invoca risarcimenti per i consumatori e sanzioni fino a 2.500 dollari per ogni violazione.
Per quanto riguarda il capitolo greenwashing, la Contea di Los Angeles accusa Coca-Cola e PepsiCo di aver falsamente rappresentato l’impatto ambientale dei contenitori di plastica, definendoli "riciclabili" pur sapendo che "lo smaltimento della plastica comporta effetti dannosi per l’ambiente". Questo perché - si legge in un comunicato - "il riciclo non riesce ad eliminare questi impatti: la maggior parte dei contenitori in plastica finisce in discarica o disperso nell'ambiente. Inoltre, produzione, smaltimento e riciclo della plastica generano emissioni di gas serra e impatti ambientali che colpiscono negativamente i residenti della Contea".
Secondo l'accusa, PepsiCo e Coca-Cola avrebbero fuorviato i consumatori, sostenendo che il riciclo è in grado di compensare i danni associati all'utilizzo di bottiglie monouso. Sotto accusa anche le dichiarazioni sulla possibilità di riciclare le bottiglie e riutilizzare il materiale un numero infinito di volte. Inoltre, i due produttori di bevande avrebbero fatto promesse fuorvianti sull’aumento dell’uso di plastica riciclata e sull’eliminazione della plastica vergine dai propri imballaggi.
Sui danni ambientali, la spiegazione è, se vogliamo, ancora più generica: "poiché la plastica non si biodegrada naturalmente, ma si frammenta in particelle sempre più piccole, i prodotti plastici delle aziende inquinano il suolo e le risorse idriche della Contea, danneggiando l’ambiente, la fauna selvatica e la salute pubblica".
Va detto che, a questa stregua, pochi prodotti di largo consumo di età contemporanea potrebbero salvarsi dalle accuse, men che meno gli imballaggi monouso in qualsivoglia materiale.
Il focus resta però sulla plastica, come sottolineano le stesse autorità californiane: "La Contea di Los Angeles è impegnata a ridurre l’uso della plastica e a proteggere l’ambiente - sono le parole di Lindsey P. Horvath, presidente del Consiglio della Contea -. Coca-Cola e Pepsi devono smettere di ingannare il pubblico e assumersi la responsabilità per i problemi legati all'inquinamento da plastica che i loro prodotti stanno causando".
Vedi anche: Il testo della denuncia depositata presso la Corte Superiore di Los Angeles (PDF)
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