19 novembre 2024 14:18
Amcor e Berry Global, due tra i principali produttori mondiali di imballaggi in plastica, hanno deciso di fondersi attraverso un'operazione finanziaria di natura azionaria. Secondo l'accordo annunciato oggi, gli azionisti di Berry riceveranno 7,25 azioni Amcor per ogni azione posseduta al momento della chiusura.
Al termine dell'operazione, la nuova società, denominata Amcor, sarà posseduta per il 63% dagli azionisti di Amcor e per il restante 37% dagli attuali azionisti di Berry.
La nuova Amcor sarà un player di rilievo nel packaging dei prodotti di largo consumo, con attività nei film flessibili, contenitori rigidi e chiusure, oltre a un portafoglio di imballaggi per il settore medicale. Potrà contare su 400 stabilimenti in 140 paesi, con ricavi intorno a 24 miliardi di dollari e un Ebitda rettificato di 4,3 miliardi di dollari.
L'operazione porterà inoltre sinergie stimate in 650 milioni di dollari ogni anno entro il primo triennio. Ne beneficeranno anche le attività nella ricerca e sviluppo, che potranno contare su risorse combinate pari a 180 milioni di dollari annui, 10 centri R&D con 1.500 adetti e un portafoglio di oltre 7mila brevetti.
Per quanto concerne la governance, Peter Konieczny (nella foto) sarà il Chief Executive Officer (CEO) della nuova società, mentre Graeme Liebelt assumerà il ruolo di Presidente e Stephen Sterrett di Vicepresidente. Amcor manterrà la sua quotazione principale al NYSE e quella secondaria all’ASX. Avrà la sua sede principale a Zurigo, in Svizzera e una "presenza significativa" a Evansville, Indiana (USA). Al completamento della transazione, il consiglio di amministrazione di Amcor salirà a 11 membri, 4 dei quali saranno nominati da Berry.
La chiusura della transazione è prevista intorno alla metà del 2025, soggetta all'approvazione degli azionisti e delle autorità regolatorie.
Qualche giorno fa, Berry Global aveva annunciato di aver completato lo spin-off e la conseguente fusione della divisione Health, Hygiene and Specialties Global Nonwovens and Films (HHNF) con Glatfelter, dando vita alla nuova società Magnera, forte di 46 impianti per la produzione di soluzioni a base di materiali polimerici e cellulosici, tra cui prodotti igienici assorbenti, indumenti protettivi, salviette, prodotti speciali per l'edilizia e le costruzioni, l'industria alimentare e delle bevande (leggi articolo).
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