3 gennaio 2025 08:49

Dal 1° gennaio scorso, in Croazia non è più possibile distribuire gratuitamente i sacchetti ultraleggeri in plastica, con spessore inferiore a 15 micron (come quelli per ortofrutta).
Le nuove norme valgono anche per i sacchetti di carta con finestrella di plastica utilizzati - ad esempio - per i prodotti da forno, i sacchetti di carta per alimenti grassi rivestiti internamente in plastica e quelli utilizzati per il confezionamento delle carni, quando spessi meno di 15 micron.

Il prezzo dei sacchetti non è stabilito per legge, ma è a discrezione degli esercenti. Sui sacchetti deve essere apposto, oltre al prezzo, anche un invito all'utilizzo moderato di questi imballi.

I sacchetti per la spesa in plastica erano già stati banditi nel paese dal 2022, ad eccezione di quelli con spessore inferiore a 15 micron o superiore a 50 micron, in quest'ultimo caso poiché riutilizzabili. I sacchetti ultraleggeri erano invece esentati dal divieto quando utilizzati per ragioni igieniche o come imballaggio primario per alimenti sfusi, contribuendo a prevenire gli sprechi alimentari. Non è invece possibile impiegarli nei punti vendita non alimentari, come negozi di abbigliamento, calzature, elettrodomestici, farmacie o librerie.

In Croazia è in vigore dal 2006 un sistema di deposito cauzionale per contenitori per bevande in plastica, vetro e alluminio che è stato recentemente ampliato per includere tutte le tipologie di bevande alcoliche ( vino compreso) ed analcoliche, nonché succhi e bevande derivate dal latte.

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