4 febbraio 2025 08:45
Da un progetto di ricerca portato avanti in 14 mesi dagli studenti dell’Alta Scuola Politecnica - percorso interdisciplinare del Politecnico di Torino e del Politecnico di Milano - nasce Oracle, una tecnologia per favorire il riciclo del polistirene espanso estruso (XPS) utilizzato negli imballaggi alimentari, migliorando la qualità del rifiuto.
"Con Oracle - afferma Fabio Deorsola, docente presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT e coordinatore della ricerca insieme alla professoressa Lidia Castoldi del Politecnico di Milano - è stata messa a punto una tecnologia efficace per eliminare i residui di alimenti post-consumo e mettere il materiale in condizione di essere riutilizzato”.
La ricerca è stata proposta e finanziata da Green Chemicals, che ha creato una rete di relazioni con altre imprese, tra cui Gamma Meccanica, che ha sviluppato la parte tecnologica del progetto.
Il procedimento prevede l'estrusione del rifiuto a base XPS con iniezione nella massa fusa di anidride carbonica allo stato supercritico, condizione - spiegano i ricercatori - in cui la CO2 mantiene alcune proprietà del gas e altre del liquido ed è quindi più facilmente gestibile.
I contaminanti presenti nel materiale fuso passano nella corrente di CO2, che viene successivamente separata. Dopo l'eliminazione delle impurità, si procede con una seconda estrusione, che permette di ottenere i granuli di XPS riciclato per un successivo riutilizzo.
“Ad oggi sono state condotte alcune campagne sperimentali che hanno mostrato risultati promettenti – aggiunge Deorsola – e la capacità di Oracle di produrre materia prima secondaria che soddisfa il grado di purezza secondo gli standard qualitativi del settore edile. Il passo successivo è lo sviluppo di un riciclato riutilizzabile anche in ambito alimentare".
Il gruppo dell’Alta Scuola Politecnica ha anche approfondito le regole comunitarie, provando a definire una filiera che possa portare a certificare un protocollo per il riciclo del polistirene in campo alimentare, a supporto del legislatore.
"Si delinea la possibilità di avere un polimero riutilizzabile in campo alimentare – conclude Deorsola – ed è in corso la presentazione di un brevetto con i due Politecnici e le due aziende”.
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