11 marzo 2025 08:46
Se l'industria tedesca delle materie plastiche ha chiuso il 2024 con una flessione sia della produzione (leggi articolo) che della trasformazione (leggi articolo), non si può dire che il comparto degli elastomeri e della gomma naturale se la passi meglio.
I dati forniti nei giorni scorsi dall'associazione di settore WDK (Wirtschaftsverband der deutschen Kautschukindustrie) mostrano un calo nella produzione di componenti in gomma del -4,3% a 1,1 milioni di tonnellate, con un andamento molto simile tra pneumatici (450.000 ton, -4,3%) e articoli tecnici (650.000 ton, -4,4%).
Si tratta del terzo anno consecutivo col segno meno, andamento che ha portato a una flessione del 25% dei volumi nell'arco di dieci anni. E per il 2025 non si prevede un cambio di rotta, anche perché - come rivela un recente sondaggio condotto tra gli associati - oltre un quinto degli intervistati ha dichiarato di voler delocalizzare all'estero la produzione.
Negativi sono anche i dati relativi al fatturato, sceso l'anno scorso a 11,3miliardi di euro (-1,1%), penalizzato soprattutto dal mercato interno (-3,2%) e dall'occupazione, diminuita del -4,4% a 63.000 addetti.
Come prevedibile, si è anche contratto il tasso di utilizzo delle capacità produttive, calato al 76,6% (-1,2%): cresciuto nell'industria degli pneumatici (+8,1% al 79,3%) ma crollato negli articoli tecnici (-9% al 73,9%).
In controtendenza il dato relativo agli investimenti, aumentati l'anno scorso del +1,4% a 740 milioni di euro.
Di fronte a questi numeri, il presidente della WDK, Michael Klein (nella foto), ha chiesto, con urgenza, l'adozione di misure di politica economica efficaci, a livello nazionale e comunitario, necessarie per invertire la tendenza al declino dell'industria della gomma in Germania: semplificazione burocratica, riduzione dell'imposizione fiscale sugli utili societari e un più agevole accesso ai finanziamenti, eliminando le restrizioni imposte dalla normativa UE sulla tassonomia, che l'associazione ritiene motivate da criteri ideologici.
"Chi prende decisioni politiche deve rendersi conto che la sostituzione di articoli in gomma tedeschi con prodotti di importazione rappresenta un passo indietro - ha sottolineato Klein -. Un regresso tecnologico con effetti negativi sulla tutela del clima e dei consumatori, sulla compatibilità ambientale, sulla sostenibilità e il mantenimento di elevati standard sociali."
"Le aziende della gomma sono radicate sul territorio e disposte a investire a livello locale - ha concluso il presidente della WDK -. Il settore continua a destinare una quota significativa del proprio valore aggiunto alla ricerca e sviluppo e, se le condizioni fossero eque, potrebbe competere con successo con una concorrenza internazionale sempre più agguerrita. Per questa ragione, non peggiorare ulteriormente la competitività delle aziende europee deve essere una delle principali priorità del prossimo governo federale".
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