29 aprile 2025 08:44
Le tasse sulle emissioni di carbonio previste dall'UK Emission Trading Scheme (UK ETS), sommate ai costi dell’energia non competitivi, stanno soffocando la manifattura britannica innescando fenomeni di de-industrializzazione.
La denuncia proviene da Jim Ratcliffe, fondatore e Presidente del gruppo chimico Ineos, che chiede al governo britannico di cambiare il suo approccio.
Solo per il polo petrolchimico di Grangemouth, il gruppo britannico dovrà versare 15 milioni di sterline per le emissioni di anidride carbonica del 2024, risorse che non potranno essere destinate a progetti di decarbonizzazione. Se questa tassa non verrà pagata, gli oneri per il gruppo, comprensivi delle sanzioni, possono raggiungere 65 milioni di sterline.
Con questo fardello, spiega l'imprenditore britannico, l’industria va in crisi: invece di investire nella crescita futura, le aziende sono costrette a lottare per la sopravvivenza.
"In un momento in cui l’industria britannica sta ancora cercando di riprendersi dal Covid, fronteggiando l’incertezza dovuta ai dazi statunitensi, affrontando alcuni dei prezzi energetici più alti del mondo sviluppato, e tentando di competere con condizioni molto più favorevoli in Medio Oriente e negli Stati Uniti, questa è un’ulteriore pesante battuta d’arresto - afferma Ratcliffe (nella foto) -. Semplicemente, le imprese non possono permetterselo. Per far fronte a questo obbligo fiscale, saremo costretti a sospendere investimenti vitali in progetti destinati a rendere le nostre operazioni più efficienti e più sostenibili. L'ironia non ci sfugge", aggiunge.
"Condividiamo tutti l’obiettivo di un futuro più verde - continua il presidente di Ineos -. Ma dobbiamo chiederci: è questo il modo giusto per raggiungerlo?". "Una tassa pensata per ridurre le emissioni sta in realtà uccidendo la manifattura, aumentando la dipendenza dalle importazioni e incrementando le emissioni".
Ratcliffe chiede al governo britannico di rivedere la normativa, non per abbandonare gli obiettivi climatici, ma per perseguirli in un modo più sostenibile. "Offriteci costi energetici competitivi, incentivateci a investire in nuovi asset e a contribuire a costruire un futuro industriale forte e sostenibile. Questo è positivo per l’ambiente. È positivo per l’economia. E lo è anche per la Gran Bretagna".
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