8 maggio 2025 08:41
È stato pubblicato il quinto rapporto annuale OCSE sul commercio di rifiuti e scarti di plastica ('Monitoring trade in plastic waste and scrap 2025') che aggiorna l’analisi con i dati 2023, valutando l’impatto dei controlli internazionali introdotti nel 2021 (emendamenti alla Convenzione di Basilea e Decisione OCSE) e illustrando le principali tendenze in atto.
La buona notizia è che, secondo il rapporto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, il commercio globale di rifiuti plastici ha proseguito il trend di riduzione anche nel 2022 e 2023, con un calo del -3,4% nell'ultimo anno considerato, attestandosi a circa 4,83 milioni di tonnellate.
Allargando l'ambito temporale, emerge che tra il 2014 e il 2023 il volume si è dimezzato a livello globale: la caduta più significativa è avvenuta nel 2018, quando la Cina ha deciso di vietare quasi tutte le importazioni di rifiuti plastici con la politica “National Sword”, passando da 9,4 milioni di tonnellate nel 2017 a circa 1 milione di tonnellate l'anno successivo.
La cattiva notizia è che, sebbene la maggior parte di questi rifiuti venga scambiata tra i paesi OCSE (circa 2,7 milioni di ton), molti di questi continuano a inviare volumi significativi verso paesi non-OCSE (1,7 milioni di ton), sollevando preoccupazioni sulla capacità di questi ultimi di gestire i rifiuti in modo corretto sotto il profilo ambientale.
Dopo anni di graduale riequilibrio, il saldo export-import nell'OCSE nel 2023 è tornato ad ampliarsi: le esportazioni sono infatti cresciute leggermente, mentre sono calate le importazioni. La quota diretta verso i Paesi non-OCSE è aumentata del 15% (quindi 220.000 ton in più), mentre l’interscambio intra-OCSE è diminuito del 2%.
A livello globale, la Malesia è la prima meta del commercio internazionale dei rifiuti e scarti in plastica, seguita da Vietnam e Indonesia. Sotto il profilo qualitativo, le esportazioni verso questi Paesi tendono ad avere un valore per chilogrammo inferiore, indicativo di rifiuti di qualità più bassa, più contaminati e difficili da trattare.
I maggiori paesi esportatori sono Germania, Giappone, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti.
Nei prossimi mesi, l’OCSE pubblicherà anche il Regional Plastics Outlook, che fornirà proiezioni fino al 2050 sull’uso e la gestione dei rifiuti plastici in Asia sud-orientale, Cina, Giappone e Corea.
Vedi anche: Monitoring trade in plastic waste and scrap 2025
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