11 giugno 2025 10:18
Il cracker per olefine che Ineos Olefins & Polymers Europe possiede a Lavera, nel Sud della Francia, ha ricevuto il primo lotto di olio di pirolisi proveniente dal riciclo chimico di rifiuti plastici, destinato a sostituire in parte i feedstock fossili utilizzati nella produzione di etilene e propilene. Questi intermedi saranno poi impiegati per produrre nuove materie plastiche nei siti Ineos di Lavera e Sarralbe in Francia, e di Rosignano in Italia.
A questo scopo, una parte dell’impianto di cracking di Lavera è stata riconvertita per utilizzare, oltre alle materie prime tradizionali, anche nafta rinnovabile ottenuta da biomassa, rifiuti organici o feedstock da riciclo chimico.
L'obiettivo - spiega il gruppo petrolchimico britannico - è produrre polimeri riciclati, contribuendo a soddisfare i requisiti dell’Unione Europea (PPWR) che impongono, entro il 2030, un contenuto minimo del 10% di materiale riciclato, difficile da raggiungere nelle applicazioni a contatto con alimenti o per usi medicali. Sempre se Bruxelles consentirà di contabilizzare come riciclato il materiale prodotto con materie prime da riciclo chimico, mediante attribuzione con bilancio di massa.
L’olio da pirolisi viene prodotto in Europa (ma non è stato indicato il fornitore) utilizzando rifiuti di imballaggi plastici post-consumo non recuperabili attraverso riciclo meccanico, tipicamente flessibili multistrato o contaminati. Lungo la filiera, il contenuto di riciclato sarà tracciato mediante attribuzione mass balance certificata ISCC Plus.
"Siamo consapevoli che per costruire un’economia circolare servono ambizione e azioni concrete - commenta Rob Ingram, CEO di Ineos Olefins & Polymers Europe -. Se da un lato il riciclo meccanico resta fondamentale, il riciclo avanzato è cruciale per ampliare le potenzialità del recupero delle plastiche e chiudere il ciclo, in particolare per le applicazioni ad alte prestazioni". "Stiamo compiendo progressi reali e tangibili - continua Ingram -. Convertendo il nostro cracker di Lavera e assicurandoci l’approvvigionamento di olio da pirolisi, stiamo sviluppando la capacità necessaria per produrre polimeri di qualità pari al vergine da materie prime riciclate. Questi materiali aiuteranno i nostri clienti a raggiungere gli obiettivi normativi stringenti dell’UE e i loro traguardi di sostenibilità".
Situato a circa 50 chilometri a ovest di Marsiglia, il petrolchimico di Lavera è uno dei più grandi in Europa. Il cracker e gli impianti per la produzione di polimeri sono passati interamente a Ineos l'anno scorso (leggi articolo), dopo l'uscita di TotalEnergies da quattro joint venture che operavano nel sito francese: Naphtachimie (steam cracker da 720.000 t/a), Appryl (divisione polipropilene, 300.000 t/a), Gexaro (business degli aromatici) e 3TC (stoccaggio della nafta).
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