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Plastic free, ma con sacrificio...

martedì 8 ottobre 2019

Dalla Germania arriva la notizia, riportata dal quotidiano Lebensmittelzeitung, che tonnellate di cetrioli provenienti dalla Spagna e diretti ai supermercati di importanti catene della grande distribuzione tedesca, come Aldi e Rewe, sono finiti direttamente dai pianali dei camion ai bidoni alla spazzatura perché non confezionati, come in passato, nei film di plastica che avrebbero garantito una più lunga conservazione durante il trasporto, che richiede circa 5 giorni tra trasporto e movimentazione interna. Bene imballati, infatti, questi ortaggi possono durare quasi una settimana ed in passato gli scarti erano solo residuali.

Risultato? cibo sprecato e danni per il negoziante stimati in circa 25mila euro per ogni camion.

I promotori della filosofia 'plastic free' affermano che il problema non è la mancanza di un adeguato imballo, ma le insane abitudini dei consumatori: non ha infatti senso trasportare per mezza Europa ortaggi di stagione e i consumatori tedeschi avrebbero dovuto rinunciare ai cetrioli una volta terminata la produzione in loco, rimandando il loro consumo all’anno successivo. Ovviamente la stessa cosa vale per la gran parte dei beni deperibili non prodotti a "chilometro zero”.

Certo, è una scelta e se presa in modo consapevole è anche virtuosa: ma il consumatore medio è in grado di comprendere le conseguenze di un mondo senza plastica ed è disposto a rinunciare alla comodità di trovare nel proprio supermercato tutto ciò che desidera? Forse sarebbe questa la domanda da porre nei sondaggi che ormai settimanalmente vengono propinati ai cittadini sulle nuove tendenze in tema di "plastic-free”...

di: Carlo Latorre
"Gli articoli in questa sezione non sono opera della redazione ma esprimono le opinioni degli autori"
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