3 aprile 2018 14:24

Cambiafiltri automatici per decontaminare gli scarti di materiale plastico: da oltre mezzo secolo è questa la missione di Fimic, azienda di Carmignano di Brenta fondata da Giuseppe Canaia nel 1963, ancora oggi guidata dalla famiglia, giunta alla terza generazione. Accanto ad Antonio, ancora oggi responsabile della produzione, e alla moglie Rosanna, instancabile factotum che cura gli aspetti economico-finanziari e amministrativi, in azienda lavora anche la figlia Erica, responsabile delle vendite e della rete commerciale.

La cura dei dettagli e il rapporto con i clienti sono i punti di forza dell’azienda padovana. Ogni filtro viene prodotto interamente in Italia ed esce dallo stabilimento solo se Fimic è certa che per il cliente possa rappresentare la soluzione ideale e più funzionale. Un modello controcorrente rispetto alla generalizzata tendenza verso la delocalizzazione e la produzione in serie, che ha consentito all’azienda veneta di crescere, passando da otto a quindici addetti in pochi anni. Merito anche dell’attenzione riservata all’assistenza, che per la famiglia Canaia rappresenta un elemento di pari importanza rispetto all’acquisto stesso.

Fimic si presenta quest’anno al Plast di Milano con l’intera gamma di filitri, con un focus sul modello ERA a doppia filtrazione, giunto in finale agli awards della PRSE di Amsterdam e tra i vincitori dell’APR Plastic Recycling Showcase 2018 (leggi articolo) per i suoi contenuti innovativi.

DOPPIA FILTRAZIONE. Evoluzione del modello RAS, sperimentato con successo in numerosi impianti di riciclo di materie plastiche, il cambia filitro ERA si caratterizza per la doppia filtrazione, che consente - con un solo elemento - di filtrare due volte in un solo passaggio di estrusione, soluzione particolarmente indicata quando si lavorano materiali estremamente inquinati, dove contaminanti come carta, metalli, sabbia, cartone, legno e infusi possono causare la rapida otturazione del filtro laser o punzonato (Fimic è l’unica a proporre un cambiafiltro a raschiamento che può lavorare con entrambe le tecniche).
In questo modo, oltre ad un risparmio sul costo di due filtri e due estrusori a cascata, o di una pompa ad ingranaggi (collocata tra i due filitri), si evita anche la residenza prolungata del materiale plastico nell’estrusore, e la conseguente degradazione dovuta alla frizione prolungata.
È noto, infatti, che processando il materiale plastico con temperature più basse, pressioni ridotte e una residenza più breve possibile, la qualità del prodotto finale risulta superiore, e al tempo stesso i costi di produzione del materiale post-consumo si abbassano.

SAFETY FILTER. Ora l’azienda veneta si sta concentrando sulla produzione di plastiche riciclate post consumo con una qualità ancora superiore, sempre tenendo presente il fattore economicità. Negli ultimi quattro anni, la tecnologia laser di Fimic, ha consentito la filtrazione di materiali molto inquinati, ma essendo una tecnologia relativamente costosa se comparata con i filtri punzonati utilizzati in precedenza, si è deciso di proteggerla con la collaudata punzonata. Ciò è possibile attraverso ERA, che consente di collocare un “safety filter” senza dover aggiungere un altro macchinario e poter così trattare anche plastiche contenenti contaminanti potenzialmente corrosivi.
“Nei processi di riciclo di rifiuti plastici i materiali contaminanti sono diversi e, soprattutto, sono difficili da definire a priori, prima di esser introdotti nell’estrusore - spiega Erica Canaia -. Alcuni clienti posizionano un cambia filtro di protezione prima di altri filtri automatici. Ci siamo chiesti: perché non farlo direttamente nella stessa camera di filtrazione e riciclare con due filtrazioni diverse?”
Posizionando infatti un filtro punzonato prima (per esempio da 400 micron) e un filtro laser dopo (150 micron) si può ottenere una prefiltrazione nella prima camera di raschiamento del modello ERA e scaricare la contaminazione, grazie ad una valvola di scarico indipendente, dalla seconda camera di filtrazione. Il materiale fuso attraversa la prima camera e, una volta prefiltrato, raggiunge il laser filter della seconda, in modo tale da scaricare meno materiale plastico possibile con la seconda valvola di scarico indipendente dalla prima camera.
Questa nuova tecnologia permette quindi di filtrare materiale plastici contaminati, con un solo macchinario e due passaggi di filtrazione, utilizzando una maglia filtrante più economica che prefiltra le impurità più grandi e permette una filtrazione più fina nella camera con la maglia più costosa.

COMPLEANNO IN FIERA. Plast sarà anche l’occasione per festeggiare con i clienti, i fornitori e i collaboratori i primi 55 anni della società. Un brindisi è in programma il 31 maggio presso lo stand Fimic al Padiglione 15 (C 152).
Si ricorderà così la storia dell’azienda, nata nel 1963 come azienda metalmeccanica per specializzarsi a metà degli anni ’90 nel settore delle attrezzature per il riciclo di materie plastiche. Risale al 1997 l’installazione del primo controflusso e l’anno successivo entra in funzione il raschiamento.

Oggi a oltre mezzo secolo di distanza, l’azienda continua a proporre, continuamente aggiornato, il suo cambia filtro automatico autopulente continuo. Con Antonio in produzione, Rosanna in amministrazione ed Erica direttore vendite dei numerosi agenti mono e plurimandatari sparsi nel mondo, la famiglia rappresenta il modello classico di ottimizzazione dei risultati, che nel 2017 hanno superato i 5 milioni euro, grazie ad una forte presenza in Europa e in America, dove negli anni sono state installate oltre 200 macchine. Da tre anni a Carmignano di Brenta è in funzione un laboratorio dove si eseguono test di riciclo ed estrusione, con l’obiettivo di fornire macchine su misura per ogni singola esigenza.

Con il contributo di:
FIMIC Srl
www.fimic.it
Via Ospitale, 54 - 35010 Carmignano di Brenta - (PD) -Italia
Tel. +39 049 595 71 63
e-mail: sales@fimic.it

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