1 ottobre 2021 03:34
Lo scorso dicembre, il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva revisionata sull’Acqua Potabile (DWD). La nuova Direttiva garantirà un accesso più sicuro all’acqua per tutti i cittadini europei. Allo stesso tempo, assicurerà i più alti standard mondiali per l’acqua potabile accrescendo la fiducia dei consumatori nei confronti dell’acqua del rubinetto.
Il testo, che aggiorna la Direttiva sull’Acqua Potabile risalente a vent’anni fa (98/83/EC), è il risultato di un lungo lavoro svolto dalla Commissione con il contributo dei cittadini europei che partecipano all’iniziativa “Right2Water”. Per la prima volta, vengono stabiliti requisiti uniformi per i materiali a contatto con l’acqua potabile, compresi i sistemi di tubature in plastica.
Entro quattro anni, sarà stilata una prima lista europea positiva delle sostanze di partenza, delle procedure e dei metodi per testare e accettare i materiali e i prodotti.
I punti principali della nuova Direttiva riguardano:
Dal punto di vista delle aziende che producono sia i prodotti, sia i materiali destinati al contatto con l’acqua potabile, il beneficio principale dall’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo è l’armonizzazione normativa basata sul principio del mutuo riconoscimento; ciò significa che uno stato membro “non può proibire la vendita sul suo territorio di beni che sono legalmente prodotti e/o commercializzati in un altro stato membro”. Il principio del riconoscimento reciproco porterà ad una maggiore stabilità nella produzione e commercializzazione di prodotti e materiali destinati al contatto con l’acqua potabile.
L’Articolo 11 della nuova Direttiva sull’Acqua Potabile (DWD) delinea infatti un percorso ben definito verso un’Europa con una legislazione comune che definisce i criteri e i metodi di valutazione dei materiali destinati ad entrare in contatto con l’acqua potabile.
Si definiscono quattro pilastri per la valutazione dei materiali, che non devono:
L'implementazione della Direttiva per l’Acqua Potabile avrà due importanti scadenze: entro il 12 gennaio 2024 vanno definite le metodologie per testare e accettare le sostanze di partenza, le composizioni e i costituenti da includere nella lista positiva europea delle sostanze di partenza, compresi i limiti di migrazione specifica e le precondizioni specifiche relative alle sostanze o ai materiali. Per il 12 gennaio 2025 devono essere pubblicate le liste positive europee delle sostanze di partenza, delle composizioni o dei costituenti per ciascun gruppo di materiali, per lo più organici, cementizi metallici, smalti e materiali ceramici o altri inorganici, il cui uso è autorizzato nella fabbricazione di materiali o prodotti a contatto con l’acqua destinati al consumo umano, comprese, se appropriate, le condizioni per i loro utilizzi e i limiti di migrazione, che devono basarsi sulle metodologie adottate.
La lista positiva europea delle sostanze di partenza per le materie organiche prende in considerazione l’elenco stabilito dalla Commissione ai sensi dell’Articolo 5 del regolamento (CE) n.1935/2004. Pertanto, per i materiali plastici, compresi gli elastomeri termoplastici (TPE), il punto di partenza sarà la lista positiva pubblicata nell’allegato I del regolamento (CE) n.10/2011.
La verifica dell’idoneità dei materiali plastici al contatto con l’acqua potabile avverrà soprattutto in base al criterio di “non-alterazione” della qualità dell’acqua. Sono previsti test sensoriali e organolettici insieme alla verifica di migrazione di numerose sostanze, tra le quali spiccano le seguenti: Carbonio Organico Totale (TOC), Bisfenolo A, PFAS, PAH, Cloruro di Vinile, i vari metalli pesanti già regolamentati e altri.
Da molti anni, Marfran srl produce e fornisce compound TPE certificati per l’utilizzo a contatto con l’acqua potabile secondo alcune delle norme nazionali attualmente attive. L’esperienza maturata in questi anni sarà la base per il prossimo adeguamento alla nuova Direttiva Europea che permetterà un accesso più facile ai vari mercati nazionali.
Marfran sta costantemente migliorando le prestazioni dei suoi materiali per allinearsi alla nuova Direttiva Europea per l’Acqua Potabile e per offrire le soluzioni migliori ai propri clienti.
Con il contributo di:
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