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All’asta la Simpe di Acerra: impianti PET di ultima generazione, in gran parte nuovi, mai utilizzati

Ammodernati e costruiti a nuovo, ma mai entrati in funzione, hanno una capacità pari a 450 tonnellate al giorno di PET grado tessile/bottiglia.

1 marzo 2016 00:10

Simpe acerra Dopo un periodo dedicato al ricevimento di manifestazioni di interesse, si è aperta la procedura di evidenza pubblica per la vendita all’asta degli impianti PET e della proprietà immobiliare in capo alla Simpe di Acerra (NA), società partecipata dal gruppo la Seda di Barcelona, dichiarata fallita il 14 maggio 2015 dopo aver portato volontariamente i libri al Tribunale di Nola.

UN CAVALIERE BIANCO. I curatori fallimentari di Simpe, Roberto Tizzano e Luca Parrella, puntano a trovare un acquirente intenzionato ad acquistare e far ripartire gli impianti, sottoposti ad un intervento di ammodernamento e riconversione a grado bottiglia, con un investimento che negli anni ha sfiorato i 100 milioni di euro; nuovi, ma mai entrati in marcia a causa della mancanza del capitale circolante necessario, proprio per le difficili condizioni finanziarie in cui versava il gruppo catalano, subito dopo entrato in procedura fallimentare.
Il ramo di azienda posto in vendita nasce in Montefibre ed attraversa NGP prima di approdare a Simpe, ma gli impianti del sito sono in gran parte nuovi e mai entrati in funzione, compresa l’unita SSP, costruita proprio dalla società fallita - spiegano i curatori Tizzano e Parrella -. La nostra intenzione, quasi un dovere verso il territorio, è trovare un acquirente disposto a rimetterli in marcia qui ad Acerra; l’alternativa è cederli a qualche gruppo straniero intenzionato a spostarli”.
Da sottolineare - aggiunge la curatela - che si tratta di un impianto molto versatile, di grande efficienza grazie alla moderna tecnologia con cui è stato realizzato, in grado di produrre contemporaneamente polimero fuso per uso tessile e grado bottiglia”.

DUE UNITÀ. L’impianto campano ha una capacità nominale di 160.000 tonnellate annue di PET ed è composto da due unità, dedicate rispettivamente alla polimerizzazione in continuo del PET (CP3) e alla policondensazione allo stato solido (SSP), che origina un granulo bottiglia per applicazioni di imballaggio.

POLIMERIZZAZIONE. La linea CP3, costruita tra il 2001 e il 2003 con tecnologia DuPont, è stata convertita alla tecnologia Invista nel 2012 per produrre contemporaneamente 450 tonnellate al giorno di polimero fuso, uso tessile per le linee fiocco di Montefibre (oggi non più esistenti) e ‘bottle grade' (produzione bottiglie). Alla linea, inizialmente progettata per utilizzare DMT (dimetiltereftalato) come materia prima, è stata aggiunta una nuova sezione di esterificazione diretta con TPA (acido tereftalico), anche questa mai entrata in funzione.

Simpe AcerraSSP. L’unità di policondensazione è stata costruita tra il 2008 e il 2013 e mai avviata. Ha una capacità produttiva di 450 tonnellate al giorno di resina PET di qualità bottiglie, con un IV finale di 0,84 dl/g a partire dalla resina amorfa con IV di 0,60 dl/g proveniente dalla linea di polimerizzazione continua.

REAL ESTATE. Fa parte del lotto anche una proprietà immobiliare di circa 65mila metri quadrati, comprensiva, oltre che delle aree su cui sono eretti gli impianti, di alcuni edifici ad uso magazzino e uffici.

SITO INDUSTRIALE: Nel polo ex Montefibre di Acerra, che si estende su 1,8 milioni di metri quadrati, oltre a Simpe e NGP, sono presenti altre importanti realtà industriali, tra cui Infra, acquisita dal gruppo Adler, che produce fiocco da PET riciclato e una centrale elettrica. Si tratta quindi di una zona industriale chiusa, servita e sorvegliata.
La logistica delle materie prime e dei prodotti finiti è favorita dalla vicinanza del porto di Napoli, che dista soli 25 chilometri, e da un accesso autostradale a meno di un chilometro dai cancelli del sito.

PROCEDURA. La documentazione tecnica, gli estremi del bando, le istruzioni per parteciparvi e le fotografie del sito sono disponibili all’indirizzo: www.polimerica.it/simpe
Ma i tempi sono stretti, perché le offerte devono pervenire ai curatori entro il 30 marzo 2016. L’apertura delle buste avverrà alle ore 12 del giorno successivo, presso il Tribunale di Nola davanti al Giudice Delegato dott. Savarese, con una eventuale asta se vi saranno più offerte.

I curatori, comunque, assicurano la massima disponibilità per fornire chiarimenti ed opportunità di visite al sito:
- Prof. dott. Roberto Tizzano, Centro Direzionale di Napoli, Isola F10, 80143 Napoli. Telefono +39 081 7944949 – Mob. +39 3483407171 – email: roberto.tizzano@studiotizzano.com
- Prof. avv. Luca Parrella, Centro Direzionale di Napoli, Isola E5, 80143 Napoli. Telefono +39 081 5627121 – email: l.parrella@studioparrella.it

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