27 luglio 2020 11:10
L’anno scorso i costruttori italiani di macchine packaging hanno messo a segno il quarto anno consecutivo di crescita, oltrepassando per la prima volta la soglia degli 8 miliardi di euro di fatturato, in progressione del +2,2% rispetto all’anno precedente.
Si tratta dell’unico segno positivo nel settore dei beni strumentali, che l’anno scorso ha imboccato la parabola discendente del ciclo. Il 79% del fatturato del settore è realizzato all’estero: si tratta di 6,35 miliardi di euro, in crescita del +2,3% rispetto al 2018.
I dati sono stati forniti da Centro studi Ucima-Mecs in occasione dell’assemblea annuale di Ucima, l’associazione che rappresenta i costruttori italiani di macchine e impianti per l’imballaggio.
Tra i settori clienti, si conferma anche nel 2019 la predominanza dell’industria alimentare (food e beverage), che incide per il 56% sul volume d’affari complessivo: Il food, in particolare, vale da solo il 29,6% del fatturato totale (2.377 milioni di euro) e il beverage il 26,4% con 2.120 milioni di euro di ricavi. Al terzo posto si colloca il settore farmaceutico, con 1.475 milioni di euro di fatturato e una quota del 18,3% del totale, seguito dalla categoria “altro” (principalmente tabacco e tissue) che pesa per un ulteriore 18,2% con 1.461 milioni di euro. A chiudere la graduatoria sono i clienti dell’industria cosmetica (312 milioni di euro), il segmento di domanda più dinamico nel 2019 (+10,1%) e della chimica (292 milioni di euro, stabile).
Il 2019 ha registrato una contrazione del numero di imprese del comparto, scese a 616 (-2,4%), in larga parte legata al processo di fusioni e acquisizione, mentre è aumentata l’occupazione: +2,1% per complessivi 33.304 addetti.
I costruttori di macchinari per il confezionamento e l’imballaggio si concentrano principalmente lungo l’asse della via Emilia da Piacenza a Rimini – la cosiddetta packaging valley - con distretti produttivi anche in Piemonte, Veneto e Toscana. L’Emilia-Romagna concentra infatti il 36% delle attività industriali (221 aziende) e oltre il 56% degli addetti e più del 63% del fatturato totale del settore. Le province di Bologna, Parma e Modena realizzano in tre la metà degli 8 miliardi di giro d’affari del settore.
Negli ultimi otto anni i costruttori italiani hanno incrementato di quasi il 50% il volume di affari - passato da 5,5 miliardi del 2012 a 8,04 miliardi di euro nel 2019 - del 40% l’export (da 4,56 a 6,35 miliardi) e creato 7mila nuovi posti di lavoro.
Nel corso dell’Assemblea di Ucima è stato anche annunciato il progetto di collaborazione con Amaplast e Acimac (leggi articolo) e nominato Matteo Gentili nuovo Presidente al posto di Enrico Aureli, giunto a fine mandato (leggi articolo).
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