24 gennaio 2024 11:17
La cucina insegna che anche con pochi ingredienti si possono far piatti diversi, dal più semplice al gourmet.
Lo stesso si può dire, fatte le debite proporzioni, per il riciclo: da un rifiuto plastico si possono ottenere prodotti cheap o componenti tecnici o estetici, anche destinati ad applicazioni esigenti come l'auto o l'elettrodomestico.
Recycling e upcycling sono temi che la padovana Sirmax deve affrontare ogni giorno quando si trova a formulare compound per applicazioni tecniche: se in passato bastava soddisfare requisiti tecnici, talvolta estetici e ottenere le rispettive omologazioni, oggi il tema della sostenibilità ambientale impone di fare i conti anche con il materiale riciclato, che rappresenta una sorta di "quarta dimensione" nella produzione di tecnopolimeri.
"Abbiamo applicato al riciclo lo stesso approccio e l'attenzione che abbiamo sempre posto nello sviluppo di compound di prima scelta per l'auto o il bianco - esordisce Marco Moretto (nella foto), Executive Director Sirmax Group -. E per avere il pieno controllo sulla catena di approvvigionamento, nel 2019 abbiamo acquisito un riciclatore in provincia di Parma, di recente ribattezzato Sirmax New Life". "In questo modo - continua Moretto - abbiamo integrato il riciclo nel nostro processo di compounding: in base alle prestazioni richieste al materiale, all'applicazione finale e al contenuto di riciclato, siamo in grado di formulare in Sirmax New Life il rigenerato più adatto. Essendo gli utilizzatori, oltre che i produttori del riciclato, possiamo trasferire il know-how tra i due processi".
Per alzare l'asticella - o, proseguendo nella metafora, ottenere una stella in più nell'insegna -, Sirmax ha lanciato il progetto Aurora, oggetto di finanziamento pubblico nell'ambito del PNRR. "L'obiettivo - spiega Moretto - è formulare un compound poliolefinico per interni auto con un contenuto di riciclato post-consumo pari almeno al 50%, a fronte del 30% che oggi incorporiamo già in alcuni gradi".
Una sfida complessa che risponde alle richieste di maggiore sostenibilità proveniente dal settore automotive, ma che si scontra con limiti tecnici in termini di qualità estetica, durabilità e odore. "Stiamo lavorando su tutti e tre questi aspetti, intervenendo sia nella fase di riciclo, ad esempio sul lavaggio dei rifiuti plastici, che nell'additivazione per correggere eventuali difetti, fino ad arrivare allo stampaggio a iniezione, per garantire un aspetto superficiale adatto ad applicazioni di interior". "Cerchiamo di trasformare le criticità in opportunità - nota Moretto -, ad esempio proponendo effetti 'naturali' che esaltano la sostenibilità del materiale, simulando la naturalità. Effetti superficiali come la canapa, la pietra, o un cielo stellato, ottenuto aggiungendo inclusioni bianche in una matrice nera".
Partner di lungo corso del gruppo padovano è BASF, che propone nel suo catalogo un ampio ventaglio di prodotti, che vanno dagli agenti per il lavaggio dei rifiuti agli additivi che migliorano le caratteristiche del riciclato e l'aspetto del manufatto finito. Proseguendo con la metafora, si tratta di un altro importante ingrediente che porta la "cucina" del riciclo dalla trattoria al ristorante stellato.
"Per venire incontro alle richieste di riciclatori e compounder, interessati a passare dal recycling all'upcycling, due anni fa abbiamo introdotto la famiglia IrgaCycle, parte del nuovo brand Valeras (leggi articolo) - interviene Andrea Masserano, Head of Sales and Marketing di BTC Europe per gli additivi destinati al mondo delle materie plastiche -. É una linea di stabilizzanti e altri additivi formulati in funzione dei diversi settori applicativi, dall'imballaggio flessibile allo stampaggio di componenti tecnici". "Partendo da alcuni prodotti base, siamo in grado di mettere a punto la giusta formula per soddisfare le diverse esigenze - aggiunge -. Si tratta di un'interazione che se da un lato aiuta il nostro cliente a risolvere uno specifico problema, dall'altro arricchisce le nostre conoscenze nell'ambito dello sviluppo applicativo. Nel caso di Sirmax, possiamo lavorare in condizioni ideali, poiché integrando riciclo e compounding si può intervenire nel processo dove i nostri additivi sono più efficaci, ad esempio in fase di granulazione, piuttosto che nello stampaggio. In ciò viene in aiuto la nostra capacità di mettere a punto pacchetti di additivo tailor made".
Gli additivi della serie Irgacycle coprono diverse fasi del riciclo meccanico: per esempio, proteggono il materiale dalla degradazione durante le fasi di rigranulazione, oppure aumentano la stabilizzazione del fuso, migliorandone la processabilità, o - ancora - incrementano la resistenza termica e ai raggi UV del manufatto. Innalzando la qualità del riciclato consentono di incorporarne di più nel compound, a parità di prestazioni.
"C'è poi l'aspetto legato all'attestazione e alla comunicazione dei benefici ambientali legati al riciclo - interviene Marco Moretto di Sirmax -. BASF è uno dei pochi fornitori con analisi di LCA sugli additivi e ciò semplifica l'elaborazione delle LCA per i nostri compound, sempre più richieste dagli OEM del settore auto o dell'elettrodomestico".
Un tema, questo, che nei prossimi anni diventerà cruciale, con l'emanazione di nuove direttive come quella contro il greenwashing o nel caso del fine vita degli autoveicoli.
Con il contributo di:
BASF
© Polimerica - Riproduzione riservata