I riciclatori autonomi si uniscono al progetto per lo sviluppo della bioeconomia in Italia.
12 giugno 2013 05:17
Il Consorzio Carpi (Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia) è entrato a far parte del Consiglio Nazionale della Green Economy, organismo nato per dare impulso alla Green economy nel nostro paese sull'onda degli Stati generali tenutisi nell'autunno dello scorso anno a Rimini (nella foto).
Il Consorzio si è così unito alle oltre 50 organizzazioni, tra enti non profit e associazioni, che costituiscono il Consiglio, di cui fanno anche parte Assobioplastiche (bioplastiche compostabili), Assorimap (riciclatori materie plastiche), Corepla (Consorzio raccolta rifiuti imballaggio) ed Ecopneus (riciclo PFU).
Il Consiglio vuole aprire un confronto con il nuovo governo, puntando a realizzare uno o più accordi con i Ministeri interessati attuativi della piattaforma programmatica delle 70 proposte varata l'anno scorso dagli Stati generali. Il Consiglio nazionale sta anche preparando la seconda edizione degli Stati Generali della green economy, che si terranno a Rimini a novembre nell’ambito di Ecomondo.
“Siamo molto lieti di essere entrati a far parte di un’iniziativa così autorevole - afferma Alfeo Mozzano, direttore generale del Consorzio Carpi - e di poter contribuire attivamente allo sviluppo di un nuovo sistema socio-economico improntato sull’attuazione di processi e prodotti sostenibili. Inoltre, in un contesto in cui l’attenzione all’ambiente ha assunto un ruolo determinante in ogni ambito, riteniamo che il Consiglio rappresenti un importante momento di confronto tra le aziende, permettendo ai protagonisti del settore di fare sistema e di identificare la strada migliore per definire progetti concreti a tutela dell’ambiente”.
"Il riciclo indipendente della plastica è uno dei settori maggiormente coinvolti e interessati a promuovere politiche e modelli a favore della green economy - aggiunge Mozzato -. Questo settore contribuisce infatti in maniera significativa a riciclare e riconvertire i rifiuti plastici in nuovi prodotti e a diminuire le emissioni di CO2; inoltre, partecipa al recupero energetico mediante il processo di termovalorizzazione dei rifiuti in plastica non riciclabili".
Operativo dal 2007, Carpi è un consorzio di servizi che riunisce alcune delle più importanti realtà nazionali che operano nell’ambito della raccolta, del riciclo e della produzione di materie plastiche provenienti da superficie privata.
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Amut ha avviato in Australia il suo terzo impianto di riciclo in due anni mezzo, con piena soddisfazione del cliente. Dopo il PET è la volta delle poliolefine.