Industrie Generali recupera un carico di polipropilene sottratto in agosto, rivelando un giro di ricettazione e complicità.
27 settembre 2013 07:43
Industrie Generali ha subito, nella notte del 20 agosto scorso, il furto di due carichi e mezzo di polipropilene dai suoi magazzini di Samarate, in provincia di Varese: oltre 50 tonnellate di merce per un valore di circa 90mila euro. Per puro caso, il distributore è riuscito a ritornare in possesso di una parte del maltolto, con una storia che ha dell'incredibile.
Non riportiamo i nomi delle aziende coinvolte poiché le indagini sono in corso e le responsabilità, in alcuni casi, ancora da accertare; la dinamica dei fatti evidenzia in ogni caso il contesto di legalità in cui le aziende oneste si trovano ad operare, con qualche buco nero e ampie zone di grigio.
Qualche giorno fa un cliente veneto di Industrie Generali chiama il responsabile commerciale chiedendo un'estensione di fornitura, facendo riferimento allo stesso tipo di materiale rubato un mese prima, che non era stato in precedenza fornito all'azienda. Insospettito, il manager richiama lo stampatore e scopre che – in buona fede – questi lo aveva acquistato da un altro trasformatore, che a sua volta si era rifornito da una terza società operante in provincia di Padova, gestita da un “imprenditore” giù condannato in passato – pare più volte – proprio per furto di materie plastiche; personaggio noto alle forze dell'ordine, ma libero di agire indisturbato. In Italia succede anche questo.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Vicenza perquisiscono i magazzini e scoprono una montagna di sacchi di plastica, alcuni spallettizzati e contraffatti, di cui è in corso la verifica per scoprire se di origine lecita o illecita (a proposito, se di recente siete stati oggetto di furto, contattate i carabinieri...). Tra questi anche il secondo carico sottratto nei magazzini di Samarate, già venduto, ma - per fortuna - non ancora consegnato, ora sotto sequestro.
I furti di materie plastiche si sono intensificati negli ultimi mesi, alimentati da un circuito di ricettazione e distribuzione che, per funzionare, deve trovare la complicità di alcuni trasformatori, che acquistano il materiale rubato. In tempo di crisi, la tentazione di comprare materie prime a prezzo stracciato è grande, ma le difficoltà economiche non possono giustificare la complicità in un reato, tanto più odioso perché colpisce aziende che continuano ad andare avanti nonostante le difficoltà. Senza dimenticare che incorre nella giustizia anche chi acquista incautamente materiale di dubbia o illecita provenienza.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Via della Merlata, 28 - 20014 Nerviano (MI)
Tel: +39 0331 587171 - Fax: +39 0331 584212
Web: www.frilvam.com/ - Email: frilvam@frilvam.com
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Loc. Pian D'Assino, snc - 06019 Umbertide (PG)
Tel: +39 0759417862
Web: www.lucy-plast.it - Email: info@lucy-plast.it
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.
Nel mese di luglio un percorso in tre step per identificare ed eliminare sprechi e inefficienze nella trasformazione di materie plastiche.