Rennovia ha consegnato i primi campioni per sviluppo applicativo della nuova gamma di nylon da biomasse.
7 ottobre 2013 05:10
Dopo aver annunciato a maggio l'avvio di un impianto pilota per esametilendiammina (HMD) partendo da risorse rinnovabili, la statunitense Rennovia ha iniziato a fornire i primi campioni di poliammide 66 100% biobased ad un partner per lo sviluppo applicativo. La società ha anche annunciato il nome delle nuove PA66: Rennlon, lo stesso marchio dell'acido adipico e dell'HDM biobased.
I due intermedi per poliammidi sono ottenuti partendo da biomasse attraverso una tecnologia di catalisi proprietaria, con costi inferiori del 20-25% rispetto all'HMD e all'acido adipico ricavati da petrolio. Le emissioni di gas climalteranti sarebbero invece inferiori dell'85% per l'acido adipico e del 50% nel caso dell'esametilendiammina biobased.
La produzione mondiale di poliammide 66 per usi plastici e fibre si aggira intorno alle 3 milioni di tonnellate, un mercato che la società stima valere 6 miliardi di dollari.
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