Tra gli obiettivi allargare il mercato interno e potenziare la capacità produttiva del comparto.
25 ottobre 2013 06:34
Chiesta a gran voce dalla filiera dell'auto italiana, si è insediata ieri al Ministero dello Sviluppo economico la Consulta Automotive, tavolo di lavoro tra mondo dell'industria e Governo sul modello dell'Automotive Council britannico.
Al tavolo siedono il sottosegretario al MiSE Claudio De Vincenti, insieme con i principali rappresentanti della filiera automotive italiana - Fiat, Anfia, Unrae (costruttori esteri), Federauto, ACI - e altri organi istituzionali come MIT, MIUR e Conferenza Unificata Stato-Regioni. In funzione dei temi affrontati, saranno coinvolte di volta in volta altre associazioni o stakeholder.
Obiettivo dell’organismo dedicato all’automobile, quello di individuare possibili linee di intervento per la ripresa di un comparto duramente colpito dalla crisi e di particolare rilevanza per l’economia italiana. "Al centro della discussione - spiegano al Ministero - un duplice aspetto: come allargare il mercato interno e come potenziare la capacità produttiva del comparto".
La Consulta tornerà a riunirsi entro la fine di novembre: al centro del tavolo di lavoro gli incentivi sulla mobilità sostenibile preannunciati dal Ministro Zanonato nei giorni scorsi, che dovrebbero spingere le vendite di auto a metano, elettriche ed ibride. Secondo le prime indiscrezioni, non si tratterebbe - come in passato - di incentivi sulla rottamazione dei veicoli più inquinanti, ma di un meccanismo sul modello bonus-malus.
“Siamo soddisfatti di questo primo incontro e dell’approccio di sistema adottato - ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di Anfia -. E' il modello da noi suggerito, una Consulta a geometria variabile in cui i diversi attori della filiera, suddivisi in specifici gruppi di lavoro, saranno chiamati ad esprimersi sui diversi temi chiave per il futuro del comparto, a partire da R&D e innovazione, fair trade, mobilita? sostenibile, sostegno al mercato e, non ultimo, i processi di riqualificazione industriale della filiera".
Secondo Anfia, affinche? l'industria automotive riparta e? necessario ora concentrarsi su "politiche industriali ben definite, che genereranno, a cascata, effetti positivi anche sul mercato”.
Non vi sono dubbi che la situazione in cui versa il comparto sia drammatica: nei primi nove mesi dell'anno, le immatricolazioni di auto in Italia hanno superato di poco il milione di veicoli, con una caduta dell'8,3% rispetto allo stesso periodo del 2012, livelli raggiunti nei primi anni '70 del secolo scorso. Le stime Anfia indicano per l'intero anno una contrazione delle vendite tra il 7% e il 9%.
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