Nello sfruttamento di shale gas la Commissione Europea raccomanda di adottare principi precauzionali.
22 gennaio 2014 17:07
Sull’estrazione di shale gas in Europa, la Commissione europea mantiene un atteggiamento di cautela, raccomandando di prevedere, nelle operazioni di fracking (fratturazione idraulica delle rocce per liberare il gas ivi imprigionato) adeguate misure di salvaguardia dell’ambiente e del clima.
In particolare, secondo la Commissione, i paesi membri dovrebbero:
- pianificare gli sviluppi e valutare i possibili effetti cumulativi prima di concedere le autorizzazioni;
- valutare attentamente l’impatto ambientale e i rischi;
- accertarsi che l’integrità del pozzo soddisfi le norme relative alle migliori pratiche;
- verificare la qualità dell’aria, dei terreni e delle risorse idriche locali prima di avviare le operazioni, al fine di monitorare eventuali variazioni e affrontare le emergenze;
- controllare le emissioni atmosferiche, comprese le emissioni di gas serra, attraverso la cattura dei gas;
- informare il pubblico in merito alle sostanze chimiche utilizzate nei singoli pozzi;
- assicurare l’applicazione delle migliori pratiche da parte degli operatori per l’intera durata del progetto.
La raccomandazione adottata oggi a Bruxelles getta anche le basi per fornire condizioni paritarie a tutti gli operatori del settore, puntando a definire un quadro più chiaro per gli investitori.
“In alcune parti d’Europa il gas di scisto è fonte di speranze ma anche di timori - ha commentato Janez Poto?nik, Commissario per l’Ambiente -. La Commissione, esortata a intervenire, ha reagito invitando gli Stati membri ad attenersi ad alcuni principi minimi per dare una risposta alle preoccupazioni per l’ambiente e la salute e offrire agli operatori e agli investitori la prevedibilità di cui hanno bisogno.”
La raccomandazione è accompagnata da una comunicazione che passa in rassegna le opportunità e le sfide legate all’utilizzo della fratturazione per l’estrazione degli idrocarburi. Entrambi i documenti - spiega la Commissione - rientrano in un’iniziativa più ampia portata avanti dalla Commissione per istituire un quadro integrato di politiche per il clima e l’energia da qui al 2030.
Gli Stati membri dell’UE sono invitati ad applicare i principi raccomandati entro sei mesi e, a partire da dicembre 2014, a informare ogni anno la Commissione circa le misure messe in atto.
Positivo il commento a caldo di Cefic, federazione europea dell’industria chimica: “Le indicazioni contenute nella raccomandazione consentiranno un impiego responsabile delle tecniche di fracking con i più elevati standard, incluso un adeguato monitoraggio, al fine di garantire operazioni affidabili e sicure”.
Scarica il testo della Raccomandazione UE (in inglese)
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