L’annuncio in un’intervista rilasciata al Sole24Ore da Salvatore Sardo. Sovracapacità per 40 milioni di tonnellate in Italia.
21 luglio 2014 05:26
Dopo la rottura dei sindacati sull’ipotesi di ridimensionare gli impianti siciliani, ENI interviene per illustrare il piano industriale per la raffineria di Gela, inattiva dopo un incendio che aveva provocato la fermata tecnica dell’impianto.
In un’intervista rilasciata al quotidiano economico il Sole 24 Ore, Salvatore Sardo, Chief Downstream & Industrial Operations Officer di ENI, ha dichiarato che la raffineria di Gela non verrà chiusa, ma riconvertita alla produzione di biodiesel e che non sono in programma licenziamenti. La riconversione è motivata dalle perdite del segmento raffinazione, quasi quattro miliardi negli ultimi cinque anni, uno dei quali riconducibile alla sola raffineria di Gela.
La conferma della continuità industriale del sito siciliano e il mantenimento dei livello occupazionali è arrivata anche dall’AD di ENI, Claudio Descalzi.
Il piano industriale - ha spiegato Sardo al Sole 24 Ore - non solo non cancella i 700 milioni di euro di investimenti previsti, ma potrebbe portare la cifra ad oltre due miliardi nell’ambito di un progetto più ampio “che potrebbe coinvolgere altri settori, ad esempio l’esplorazione di idrocarburi, la raffinazione verde, e anche un centro mondiale di formazione manageriale sulle tematiche di salute, sicurezza e ambiente”.
Sardo ha confermato che la raffinazione è in crisi a livello europeo, a causa di un calo generalizzato dei consumi di prodotti petroliferi, che in Italia ha toccato il 30%. Una crisi che ha portato alla chiusura, solo in Europa, di 17 raffinerie negli ultimi cinque anni, quattro delle quali in Italia. Ciò nonostante, la sovracapacità di raffinazione è ancora elevata, pari a 120 milioni di tonnellate annue, 40 milioni solo nel nostro paese, un volume equivalente alla capacità di 6-7 raffinerie grandi come quella Gela.
Contro il piano annunciato da De Scalzi, i sindacati hanno proclamato per martedì 29 luglio uno sciopero in tutti gli impianti del gruppo ENI.
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