Il ddl che attiva le sanzioni sui sacchetti non conformi EN13432 tornerà al Senato in terza lettura. CNA e AssoEcoPlast preannunciano ricorsi.
5 agosto 2014 21:08
La Camera dei Deputati ha votato questa sera, 5 agosto, la questione di fiducia sul ddl di conversione in legge del DL 91/2014 Ambiente e competitività, tra le pieghe del quale - grazie ad un emendamento votato in Senato - è prevista l’entrata in vigore, senza ulteriori deroghe, delle multe per chi mette in commercio sacchetti per la spesa monouso in plastica non biodegradabili e compostabili. Domani pomeriggio è previsto il foto finale sul testo.
Nel testo del ddl all'esame di Montecitorio, all’articolo 11, comma 2 bis, è stata modificata la legge 28/2013 con l’introduzione di due righe: «2-bis. All’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n.28, le parole: “A decorrere dal sessantesimo giorno dall'emanazione dei decreti di natura non regolamentare di cui al comma 2" sono soppresse».
Il testo torna quindi in terza lettura al Senato, ma non sono previste ulteriori modifiche dato che il DL 19/2014 deve essere convertito in legge entro il 23 agosto, pena il suo decadimento. Le sanzioni entreranno quindi in vigore non appena il disegno di legge sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Ricordiamo che la sanzione per chi non rispetta il divieto alla messa in commercio degli shopper compostabili (o riutilizzabili più volte) va da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentata fino a 100mila euro se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l’asporto.
Secondo CNA Produzione, si tratta di un “colpo di mano agostano in un dispositivo di legge assolutamente non pertinente, avente per oggetto la protezione di specie animali, che pare piuttosto ovvio che coi sacchi da asporto abbia ben poco a che fare, nonostante l’impegno preso dal Governo di non ricorrere a legislazioni “omnibus”. “Peraltro suona alquanto grottesco - si legge in una nota diramata dall’associazione - che l’articolo 11 comma 2bis venga inserito in un dispositivo avente come scopo la riduzione del gravame di infrazioni comunitarie che incombe sul nostro paese, in quanto questo andrà ad aggiungerne”.
CNA Produzione e Assoecoplast annunciano ricorsi in tutte le sedi comunitarie e nazionali contro il provvedimento e, nel caso venissero davvero comminate sanzione, si riservano di avviare tempestivamente procedure di risarcimento danni. Le due associazioni - continua la nota - si attiveranno alla riapertura dei lavori parlamentari perché questa situazione assurda ed inspiegabile venga corretta tempestivamente.
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