Reliance progetta di alimentare con 1,5 milioni di tonnellate annue di etano i propri cracker indiani.
25 agosto 2014 05:20
La corsa allo shale gas, estratto a basso costo negli Stati Uniti dalla frantumazione idraulica delle rocce, ha contagiato anche il gruppo Relieance, che ha avviato un progetto per adeguare i propri cracker indiani all’impiego di etano ed importare dal Nord America 1,5 milioni di tonnellate annue di gas, strada già imboccata in Europa da Ineos, Borealis e - più recentemente - anche da Sabic.
A questo fine, il gruppo indiano ha siglato accordi di stoccaggio e liquefazione gas con terminal statunitensi, con l’obiettivo di avviare le prime importazioni nella seconda parte 2016. Reliance ha anche ordinato sei navi gasiere per garantire il trasporto del gas dalle coste americane agli impianti indiani, che saranno pronte nell’ultima parte del 2016.
Per completare il progetto, la società sta costruendo stoccaggi in India per il gas liquefatto e una pipeline per trasportalo ai cracker, che saranno adeguati per poter utilizzare l’etano oltre ai tradizionali feddstock petrolchimici.
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