Prima in Italia, Sacme adotta il nuovo marchio CSI High Performance Bag.
16 settembre 2014 06:13
Sacme è il primo produttore di sacchetti per la spesa in plastica a potersi fregiare del nuovo marchio CSI High Performance Bag (HPB) che attesta la conformità alle norme UNI 8055 (per i sacchetti in polietilene) o UNI 11415 (per quelli compostabili), le quali garantiscono la rispondenza dei prodotti a requisiti prestazionali minimi.
Oltre a verificare che la formulazione utilizzata dall’azienda risponda ai criteri per la compostabilità dei sacchetti secondo la UNI EN 13432, i prodotti vengono sottoposti a verifiche su forma, dimensione e - soprattutto - prestazioni, attraverso test sulla resistenza a carico statico, a carico dinamico e alla trazione. In altre parole, il marchio punta a garantire tre aspetti, altrettanto importanti, ma non sempre presenti tutti insieme, che riguardano la sostenbilità ambientale, il pieno rispetto della norma che vieta la commercializzazione in Italia dei sacchetti non biodegradabili e la loro resistenza quando il consumatore li carica con la spesa.
Prima di ricevere il marchio HPB - e negli anni successivi - l’azienda deve sottoporsi ad ispezioni in fabbrica e implementare un sistema di controllo qualità per lotti; inoltre, i suoi prodotti possono essere prelevati sul mercato e sottoposti a verifica senza alcun preavviso.
“Questa certificazione permette una netta distinzione tra le società produttrici di shopper che vogliono fare qualità e tutte le altre”, dichiara Stefano Altissimo, CEO di Sacme. “Il mercato dello shopper in biopolimero ha subito negli ultimi anni un trend paradossale - aggiunge -. Da un lato, i produttori di materia prima hanno messo in atto miglioramenti ed evoluzioni continue, dall’altro, si è assistito ad un calo dei prezzi e della qualità dei prodotti finiti che nei casi più gravi sono sconfinati in vere e proprie frodi”.
Secondo Altissimo, ad una bassa qualità dello shopper sono corrisposti grandi vantaggi per tutte quelle aziende che hanno voluto e scelto di amplificare la forchetta del margine semplicemente non rispettando le regole.
“Abbiamo quindi voluto rispondere al mercato con qualcosa di nuovo che potesse dare certezze ai buyer e raggiungere così i consumatori con un prodotto prestazionale, sicuro ed efficace - concude il CEO di Sacme -. La nostra società vuole dimostrare al mercato che è possibile fare impresa in Italia rispettando le regole”.
Con sede a Malo (VI), Sacme opera da oltre 40 anni nel mercato delle materie plastiche con attività diversificate che vanno dalla commercializzazione di polimeri alla formulazione di compound e additivi, fino alla produzione di shopper in biopolimero, sacchi frigo e sacchi per la raccolta di rifiuti.
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