Fatturato in calo rispetto al 2013, ma le attività nell’automazione industriale vanno bene.
23 dicembre 2014 06:35
Nell’esercizio 2013/2014, chiuso il 30 settembre scorso, Siemens ha realizzato in Italia un giro d’affari di 1.745 milioni di euro, in flessione di otto punti percentuali rispetto ai risultati 2012/2013 (1.907 milioni). Gli ordini sono invece ammontati a 1.726 milioni di euro (2.018 milioni -14%). A parità di perimetro di attività, il giro d’affari risulta solo leggermente inferiore (-1% fatturato, -4% ordinativi) rispetto a quello precedente.
In questo scenario - afferma l’azienda - il settore Industry ha chiuso l’esercizio fiscale 2014 con fatturato e ordini in crescita (dato corretto), con tutte le business unit in positivo: la crescita maggiore è stata registrata nel comparti Large Drives (motori e motoriduttori) e software industriale.
“Nonostante la flessione registrata rispetto allo scorso anno - spiega la società in una nota -, si evidenzia una buona perfomance nell’area dell’automazione industriale, che conferma una discreta crescita a dispetto del perdurante contesto difficile - e più in generale - un’attenzione costante dei clienti e del mercato verso le tematiche dell’innovazione, un ambito nel quale continuano a distinguersi i progetti e le attività dei centri di competenza riconosciuti a livello internazionale”.
Un ruolo importante della strategia Siemens nel nostro paese riguarda la collaborazione con il mondo accademico. Per quanto concerne l’automazione industriale, il gruppo tedesco ha supportato l’attività didattica del polo di Piacenza del Politecnico di Milano con il TAC - Centro Tecnologico Macchine Utensili -, dove si svolgono corsi per ragazzi delle scuole professionali e istituti tecnici, e per gli studenti del terzo anno di ingegneria meccanica del Politecnico.
Siemens si è anche dotata a livello gobale di una nuova struttura organizzativa, che comprende le divisioni Power and Gas, Wind Power and Renewables (eolico ed energie rinnovabili), Power Generation Service, Energy Management, Building Technologies, Mobility, Process Industries e Digital Factory: quest’ultima è chiamata a dare forma al futuro del manufacturing, attraverso la fusione di mondo reale e digitale nelle aree della progettazione, produzione e servizio. Infine, Healthcare verrà gestita con un modello organizzativo indipendente per poter operare con maggior flessibilità in un contesto di mercato fortemente innovativo come quello della diagnostica molecolare, dell’imaging e delle life sciences.
L’Italia si colloca al settimo posto per giro d’affari realizzato da Siemens: nel nostro paese sono in funzione due stabilimenti produttivi e sei centri di competenza, per un totale di circa 3.400 addetti.
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