Presentati i venticinque finalisti del concorso organizzato ogni anno dall’Istituto Italiano Imballaggio. Tante plastiche e soluzioni innovative.
22 aprile 2015 06:14
In occasione della settimana milanese del design, sono stati annunciati i 25 finalisti tra i quali saranno selezionati i vincitori dell’Oscar dell’Imballaggio, la cui premiazione si terrà il 20 maggio 2015 durante Ipack-Ima.
Tra i packaging selezionati quest’anno dalla Giuria, ben 14 sono in plastica o fanno ampio uso di questi materiali. Vediamo insieme i più interessanti.
Apri & chiudi stracchino di Venchiaredo/Smilesys (a destra). Al posto della classica vaschetta in PET, Il nuovo packaging “apri e chiudi” (fino a 24 volte) utilizza un film poliestere/polietilene, stampato e fustellato, con etichetta dotata di anello in corrispondenza della zona di apertura.
Tubetto con bocchello in plastica con punta morbida di Tubettificio Favia (a sinsitra). Il bocchello, applicato su un tubetto di alluminio, facilita l’applicazione di prodotti oftalmici e cosmetici. Viene stampato con una pressa bicomponente utilizzando una miscela di polietilene ad alta e bassa densità per la base (più rigida per agganciarsi al tubetto) ed elastomero termoplastico per la punta, morbida e flessibile.
Tetra Rex di Tetra Pak Italiana. Confezione Tetra Rex con chiusura TwistCap34 OSO interamente in materiali biobased. L’80% è cellulosa, il restante 20% è costituito da un film di rivestimento in LDPE e dal tappo (HDPE), entrambi ricavati da etilene da bioetanolo, quindi da risorse rinnovabili (ne avevamo parlato qui).
Nuovo packaging per glassa di SIPA /Ponti. Flacone in PET di forma ovale, squeezable, trasparente, più elegante ed attraente per il consumatore; sostituisce il precedente contenitore in HDPE, che lasciava meno libertà nella scelta delle forme.
Sacchi Cryovac Freshness Plus di Sealed Air (foto a destra). Linea di sacchi coestrusi per il settore delle carni avicole refrigerate, in particolare per confezionamento di polli interi, che consente di estendere la shelf life fino a 11/12 giorni. Il sacco è dotato di strato antiodori, invisibile al consumatore, integrato nella struttura multistrato, nonché di apertura facilitata.
Forma Paper di Sacchital/Merano Speck. Vaschetta termoformata in carta speciale da 250 g, con top in poliaccoppiato carta/film alta barriera e finestra fustellata laser.
Wood Effect di Polymer Logistics Italy (foto sotto). Cassette riutilizzabili a sponde abbattibili per supermercato in plastica vergine, con effetto legno, dotate di apertura “Active-Lock”.
Direct Object Printing di Plastipak Italia Holding/Norda. Tecnologia di stampa digitale diretta su bottiglie PET. In questo modo è possibile stampare sul corpo della bottiglia e sulla spalla messaggi promozionali e sostituire l’etichetta fisica.
Devin-Crystal Line di PET Engineering/Novapet (foto a sinistra). Nuova bottiglia con decoro tridimensionale effetto cristallo, studiata per il lancio di Devin – Crystal Line, marchio bulgaro di acqua minerale, destinata al settore HO.RE.CA. Destinata al segmento premium del mercato.(ne avevamo parlato qui).
DecoType di Krones. Sistema di stampa diretta per la decorazione di flaconi in plastica (PET, PP o PE). Si possono realizzare stampe di altezza fino a 200 mm con colori UV.
Bottiglia compostabile di Granarolo/Ecobags/Sacmi. Realizzata in acido polilattico (PLA), al termine dell’uso può essere avviata a compostaggio in quanto tutte le sue parti – bottiglia, etichetta e tappo - sono biodegradabili (articolo completo qui).
GTea di Goglio (foto a destra). Packaging flessibile attivo con proprietà antiossidanti e antimicrobiche che aumentano la shelf-life del prodotto. Utilizza uno strato di adesivo con catechina, potente antiradicale contenuto nel tè verde.
TwistPack di Di Mauro Officine Grafiche. Confezione flessibile per surgelati formato famiglia richiudibile, dopo la prima apertura. La struttura è in mulstistrato (PET 12my + AL 7my + PE 50my) con possibilità di separare i materiali nel punto di apertura.
Quarto di Pallet di Chep Italia (foto a sinistra). Pallet in polipropilene riciclato nel formato 600×400 mm (quarto di pallet), pesante solo 1,9 kg, progettato per collegarsi ai display promozionali in cartone ondulato. Riduce gli ingombri del 20% e le emissioni di CO2 del 15% rispetto alla precedente versione da 2,1 kg.
Tutti i finalisti dell'Oscar dell'Imballaggio
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Non è che stiamo accettando passivamente tutto ciò che accade come se fosse la normalità? Se lo chiede il Consorzio C.A.R.P.I. a proposito delle sfide per l'industria italiana del riciclo.