Studio Wrap stima il potenziale occupazionale dell’economia circolare nella UE per paese, industria e competenze.
15 settembre 2015 05:30
Un recente studio elaborato dal programma ambientale britannico Wrap stima in 3 milioni di posti di lavoro, da qui al 2030, il potenziale occupazionale dell’economia circolare nei paesi membri della UE, con riduzione della disoccupazione strutturale di 520mila unità.
Lo studio “Economic Growth Potential of More Circular Economies” riporta per la prima volta in dettaglio l’effetto occupazionale in ogni singolo paese, le industrie che potrebbero supportare questa crescita e le competenze richieste ai lavoratori.
La ricerca individua diversi scenari: quello più conservativo, che considera l’attuale sviluppo del settore, indica una crescita dell’occupazione di 1,2 milioni di unità e la riduzione della disoccupazione strutturale di 250.000 unità entro il 2030.
Attivando misure e risorse al fine di promuovere l’espansione dell’economia circolare in Europa, puntando su riuso, recupero e riciclo di prodotti e materiali, si potrebbe raggiungere l’ambizioso obiettivo di tre milioni di nuovi posti di lavoro e il taglio della disoccupazione strutturale di oltre mezzo milione di unità.
Particolarmente interessante la stima relativa al nostro paese: in funzione dello scenario, la crescita occupazionale legata all'economia circolare varia infatti da 154.000 a 309.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030.
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