In arrivo a Roma cento impianti “BioComp” da installare in scuole, mense, alberghi e uffici.
17 settembre 2015 05:05
La Capitale cerca di recuperare il ritardo nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani avviando un progetto per il compostaggio di “comunità”, che prevede l’installazione di un centinaio di “BioComp”, piccole macchine per produrre compost di qualità, all’interno di scuole, mense, uffici e alberghi.
Secondo le prime stime, ogni utenza potrà trattare fino a 80 tonnellate di rifiuto umido, per un totale di 8mila tonnellate l’anno.
E’ questo uno dei punti dell’Accordo Quadro triennale sottoscritto ieri a Roma tra Enea e Ama, il gestore integrato dei servizi ambientali della città, con il coinvolgimento dell’assessorato all’Ambiente e ai Rifiuti.
Il compostaggio di “comunità” prevede l’impiego di macchine elettromeccaniche, i “BioComp”, capaci di trattare direttamente sul posto la frazione umida del rifiuto prodotto (scarti alimentari, sfalci e potature vegetali, ecc) ottenendo un fertilizzante di qualità (compost). In questo modo si ridurrebbero i costi associati alla raccolta e al trasporto dei rifiuti.
Nell’ambito del progetto, Enea individuerà uno spazio presso il Centro Ricerche della “Casaccia” dove ospitare un impianto “pilota” di compostaggio installato da Ama. Sarà quindi attivato un protocollo di differenziazione dei rifiuti, tale da alimentare all’impianto tutti i materiali compostabili prodotti: scarti organici della mensa, sfalci da manutenzione del verde. Enea eseguirà inoltre il monitoraggio delle attività svolte e produrrà il materiale per i corsi di formazione previsti nelle attività congiunte.
Spetterà invece ad Ama stingere accordi con le amministrazioni aziendali, condominiali, scolastiche per le attività di promozione del compostaggio domestico. In particolare, sarà richiesta la collaborazione dei 15 Municipi capitolini per trovare l’adeguata collocazione dei “BioComp” garantendone, una volta installati, l’operatività giornaliera e l’accessibilità. Altri due obiettivi sono la sottoscrizione di intese con associazioni ambientalista per la verifica semestrale del progetto e l’attivazione di meccanismi di incentivazione per coloro che mostreranno comportamenti virtuosi.
Accanto alle tecniche del compostaggio industriale e del compostaggio domestico - segnala Enea -, negli ultimi anni si sono avviate, in particolare nei Paesi del Nord Europa, le prime esperienze di compostaggio di “comunità”, con l’utilizzo di macchine di piccole dimensioni e costi ridotti, intorno a 20-30.000 euro, adatte al trattamento in loco (a km 0) di frazioni organiche prodotte da collettivita? quali condomini, mense, hotel, comunità isolate e isole minori.
Enea sta valutando questi sistemi presso la stazione sperimentale “Astro”, nel Centro Ricerche Casaccia, utilizzando diverse tipologie di compostatori di comunità (Comar, Santas e Big Hanna), che vengono alimentati con i rifiuti prodotti giornalmente dalla mensa della Casaccia. Dopo un anno di sperimentazione, il compostatore Joraform 5100 da 25 kg/giorno (nella foto) e? stato installato nell’isola di Favignana per ulteriori test.
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