Anie rileva nel 2014 una ripresa del fatturato, con un incremento di un punto percentuale, trend che si mantiene anche quest'anno.
18 settembre 2015 09:00
Anche l'industria italiana dell'elettrotecnica ed elettronica (E/E) mostra i primi segnali di risveglio post-crisi. Secondo i dati diffusi dall'associazione di riferimento, ANIE, l'anno scorso questo importante settore (anche per i consumi di materie pastiche) ha registrato una crescita del volume d’affari intorno al punto percentuale, a 55 miliardi di euro, pur con andamenti molto diversi da comparto a comparto.
Il trend positivo trova conferma nei primi mesi del 2015, con un incremento del fatturato totale dell'1,8% nel primo trimestre 2015 rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso.
L’elettrotecnica ha chiuso il 2014 con incremento dell'1% e ancora meglio ha fatto l’elettronica, nonostante l'andamento poco brillante dell'export (-2,3% rispetto al 2013), con un deciso +1,6%, grazie agli ottimi risultati in termini di fatturato aggregato dei segmenti dell'automazione industriale (+3,6%) e sicurezza e automazione edifici (+4,9%).
Molto dinamico si è rivelato il comparto dei sistemi di trasmissione movimento e potenza, con un +4,6% a fine anno, mentre restano indietro cavi (-4,6%), ascensori e scale mobili (-4,3%) e componenti e sistemi per impianti (-2,8%), penalizzati dalla debolezza degli investimenti nel territorio nazionale.
Buona parte del fatturato arriva dall'estero, 30 miliardi su 55 (55%), dove le vendite sono cresciute l'anno scorso del 2,5% “salvando una situazione ancora implacabilmente segnata dalla stagnazione della domanda interna.”, rileva ANIE.
Dopo un triennio di forte flessione, nel 2014 la domanda nazionale rivolta alle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche pur mostrando un lieve rimbalzo, pari a +1,8%, appare tuttavia ferma ai valori di dieci anni fa. Si salvano solo i segmenti che hanno potuto beneficiare degli effetti delle incentivazioni delle ristrutturazioni edilizie, come l’illuminotecnica (+4,2% rispetto al 2013) e gli apparecchi domestici e professionali (+2,6%).
“È innegabile che con il mercato interno fermo non è possibile parlare di vera ripresa – sottolinea Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria -. L’industria Elettrotecnica ed Elettronica, più di altri segmenti del manifatturiero, ha saputo in questi anni mantenere la barra dritta, un risultato eccezionale che si spiega con la capacità dei nostri imprenditori di intercettare puntualmente le esigenze del mercato. L’andamento dei prossimi mesi dipenderà dal mix di interventi pubblici che verranno adottati per rilanciare la crescita e innalzare il tasso di sviluppo potenziale dell’economia”.
“Chiediamo al Governo di sostenere la domanda interna, soprattutto in termini di investimenti in costruzioni e infrastrutture e di andare avanti con le riforme strutturali, da finanziare attraverso una seria spending review – continua il Presidente Gemme – Ma soprattutto che si adotti una vera politica industriale coerente con la riscoperta del ruolo centrale del manifatturiero”.
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