7 gennaio 2016 07:37
Expo 2015 ha sfiorato l’obiettivo di raccogliere in modo differenziato il 70% dei rifiuti prodotti nel sito: con il 67% ha comunque migliorato il 62% raggiunto dai Giochi Olimpici di Londra 2012, considerato uno degli eventi più sostenibili della storia. Il bersaglio del 70% è stato però raggiunto negli ultimi tre mesi, quando il sistema di raccolta è entrato a regime.
I benefici ambientali della separazione e avvio a riciclo dei rifiuti di Expo comprendono mancate emissioni di 306 tonnellate di anidride carbonica, risparmio di 50.517 metri cubi di acqua, di oltre 4,7 milioni di kWh di energia elettrica e di 2.036 tonnellate di materie prime vergini.
Nel corso dell’evento, durato sei mesi, sono state riciclate oltre 3.700 tonnellate di rifiuti. Il materiale rigenerato - segnalano gli organizzatori dell’evento - equivale a 244.196 felpe di pile (PET), 2.552 panchine (plastiche miste), 59.022 chiavi inglesi (acciaio), 2.855 caffettiere (alluminio), 2.545 armadi (legno), 6.041.469 scatole per scarpe (carta e cartone), 1.490.045 bottiglie (vetro) e 193 tonnellate di compost (organico) destinato al verde pubblico della città, per citare solo alcuni dei prodotti, o ri-prodotti, più comunemente generati a partire da materia prima riciclata.
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