19 maggio 2016 07:35
Ancora un paio di settimane e si conoscerà il destino di Versalis, bracco chimico del gruppo ENI.
In un incontro tenutosi ieri tra i vertici del cane a sei zampe e i sindacati, l’AD Claudio Descalzi ha affermato che le trattative con il fondo SK Capital sono ancora in corso, nessun accordo è stato ancora firmato, ma le trattative si chiuderanno in ogni caso entro i primi giorni di giugno.
I sindacati, che nei giorni scorsi hanno proclamato uno sciopero di otto ore in tutti gli impianti ENI e Saipem contro l’ipotesi di cessione, mantengono una posizione fortemente contraria e chiedono l’intervento del Governo.
“L’Eni si è rifugiato da sette mesi in una trattativa per la cessione di Versalis che non è più in esclusiva ma è diventata privata - tuona il segretario di Filctem-Cgil, Emilio Miceli -. Se dopo tutto questo tempo non sono quantomeno chiari i punti, significa che è una trattativa sbagliata”.
Nel corso dell’incontro, Descalzi ha illustrato ai rappresentanti dei lavoratori il piano strategico 2016-2019 ed è stato firmato un accordo sul premio di risultato 2015 per 20mila lavoratori Eni, del valore di 1.703 euro medi. Definito anche, con decorrenza 1° gennaio 2016, un elemento distinto della retribuzione (E.D.R.) di consolidamento dei premi erogati negli anni precedenti.
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