24 giugno 2016 07:14
Messi in marcia lo scorso aprile, gli impianti del nuovo complesso petrolchimico messicano Etileno XXI di Braskem Idesa sono stati inaugurati ufficialmente martedì scorso a Coatzacoalcos, presenti i vertici del gruppo e le autorità nazionali e locali.
Il nuovo polo integrato, costato oltre 5,2 miliardi di dollari, ospita un cracker da oltre un milione di tonnellate di etilene e tre impianti a valle: due per polietilene ad alta densità, con capacità rispettivamente di 350.000 e 400.000 tonnellate annue (tecnologia Innovene di Ineos), mentre il terzo è in grado di produrre fino a 350.000 tonnellate annue polietilene a bassa densità (Lupotech di LyondellBasell).
A regime, la produzione di Etileno XXI coprirà i tre quarti delle importazioni di polietilene in Messico, che ammontano a 1,6 milioni di tonnellate annue, riducendo del 10% il deficit chimico del paese, con un beneficio sulla bilancia commerciale stimato in 2 miliardi di dollari anno.
Positivi anche i riflessi occupazionali. Il complesso chimico, che ospita anche un impianto di cogenerazione da 175 MWh, occupa infatti 800 addetti diretti e ha creato altri 1.200 posti di lavoro indiretti.
Le materie prime per il cracker sono fornite da Petroleos Mexicanos (Pemex) attraverso una pipeline di etano lunga 130 km, in virtù di un contratto di fornitura ventennale da 66mila barili al giorno.
Costituita nel 2010, la joint-venture Braskem Idesa è controllata al 75% dal gruppo brasiliano Braskem e al 25% dalla messicana Idesa.
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