15 settembre 2016 09:09
Dopo una lunga sperimentazione e una campagna di comunicazione per informare i cittadini, le prime sterline in materiale plastico, nel taglio da cinque sterline, sono entrate in circolazione nel Regno Unito il 23 settembre scorso: riportano l’effige della Regina sulla faccia principale e quella di Sir Winston Churchill sul retro.
MILIONI DI NUOVE BANCONOTE. La Banca di Inghilterra ha immesso 440 milioni di banconote per un valore di circa 2,2 miliardi di sterline, per sostituire quelle tradizionali in cotone, che resteranno in circolazione fino a maggio 2017. Nello stesso anno saranno disponibili anche le banconote da 10 sterline (con l’effige di Jane Austen) e nel 2020 toccherà al taglio di 20 sterline, dedicate a J.M.W. Turner.
La stampa delle nuove banconote polimeriche, sotto la vigilanza della Bank of England, è stata affidata a De La Rue - che già le produce in altri paesi che da tempo hanno adottato questa soluzione (Fiji, Mauritius r Guyana) - mentre il supporto polimerico in polipropilene biorientato è estruso da Innovia (con il marchio Guardian), ora negli stabilimenti australiani, ma presto nel nuovo impianto di fase di avvio a Wigton, in Inghilterra.
COME SONO FATTE? Il substrato Guardian alla base delle banconote polimeriche (non solo sterline), sviluppato e brevettato da Innovia Security, è stato già impiegato per produrre oltre 50 miliardi di banconote in tutto il mondo (tra cui Canada, Australia e Messico), 20 miliardi delle quali in circolazione. È costituito da tre elementi: un film di base in BOPP (Clarity C) ottenuto mediante estrusione in bolla, spesso 75 micron; due strati opachi (ognuno da 3 micron) per ogni faccia, che consento l’adesione degli inchiostri mediante stampa a rotocalco e alcune protezioni anticontraffazione, stampate o scavate nel substrato.
struttura delle banconote, fonte Innovia
VANTAGGI E LIMITI. Numerosi i benefici delle banconote di plastica: sono più sicure perché incorporano soluzioni anticontraffazione, tra cui ologrammi difficili da replicare, e costano meno alla Zecca, poiché essendo più resistenti a sporco e umidità dureranno in media cinque anni, ovvero due volte e mezzo in più di quelle tradizionali. Rispetto alla versione attuale, le banconote da 5 sterline possiedono inoltre una superficie inferiore del 15%, che le rende più maneggevoli.
Ma c’è un aspetto negativo: come ha anche ammesso la Bank of England, le banconote, appena uscite dalle rotative, risultano appiccicose, effetto che dovrebbe stemperarsi con l’uso.
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