19 ottobre 2017 12:36
Il gruppo chimico tedesco BASF ha invocato la Forza Maggiore per la produzione di bioplastiche ecoflex ed ecovio, in seguito alla scoperta - il 13 ottobre scorso - di un malfunzionamento tecnico presso l’impianto per resine ecoflex di Ludwigshafen, che ha portato al fermo della linea per gli interventi di riparazione.
A causa di un problema al circuito di riscaldamento, una piccola quantità di olio termico Marlotherm SH è entrato nel ciclo produttivo; essendo l’olio esso stesso biodegradabile - afferma BASF - la contaminazione non ha effetti sulle proprietà tecniche, di processo o di biodegradazione delle resine ecoflex e ecovio. Secondo le prime indicazioni, non si riscontrano rischi per la salute anche per applicazioni critiche come film agricoli, sacchetti per rifiuti e shopper, capsule caffé.
Secondo la società i disagi interessano forniture per circa 1.500 tonnellate di prodotto. La società sta già operando per risolvere il problema, ma prevede che il fermo impianto possa durare almeno tre settimane.
Con il marchio ecoflex BASF produce una famiglia di poliestere biodegradabile e compostabile, che viene compoundato con PLA per ottenere le resine compostabili e parzialmente biobased ecovio utilizzate in diversi ambiti applicativi.
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