1 febbraio 2018 08:29
Centoventicinque milioni di euro: è quanto ha investito il costruttore di machine per imballaggio e termoformatura Marchesini Group per rilevare il 48% di SEA Vision, società lombarda specializzata nello sviluppo di sistemi di visione e ispezione utilizzati dall’industria farmaceutica per il controllo qualità e l’anticontraffazione.
L’operazione, che consolida anni di proficua collaborazione tra le due imprese, non intaccherà l’indipendenza tecnica e commerciale di SEA Vision, che continuerà a essere gestita dai fondatori - Luigi Carrioli e Michele Cei - con il supporto del Direttore commerciale Marco Baietti e del CFO Matteo Boiardi; al management esistente, si affiancheranno nel CdA Maurizio Marchesini, Pietro Cassani e Pietro Tomasi, rispettivamente Presidente, Amministratore Delegato e Direttore commerciale di Marchesini Group.
Nata nel 1995 da uno spin-off universitario specializzato in visione artificiale, SEA Vision ha realizzato l’anno scorso un giro d’affari di 32 milioni di euro, che quest’anno - nelle attese della società - potrebbero crescere di un ulteriore 40%, anche grazie alla obbligatorietà della serializzazione dei farmaci nella UE, negli USA e in Cina, oltre che in nuovi paesi come Brasile, Russia e Nord Africa.
“L’accordo ci permetterà di creare delle macchine per il confezionamento ancora più integrate con i sistemi di ispezione di SEA Vision, così da garantire ai nostri clienti un prodotto classificabile a tutti gli effetti come bene 4.0 - spiega Pietro Cassani, AD di Marchesini Group -. Con questa acquisizione vogliamo diventare un riferimento assoluto in queste tematiche, fondamentali per le imprese farmaceutiche con cui lavoriamo”.
La società sta anche riorganizzando le attività produttive presso il quartier generale di Pianoro, in provincia di Reggio Emilia, dove si sta per inaugurare un nuovo capannone interamente dedicato alla stampa 3D. In questo reparto saranno infatti concentrate tutte le stampanti tridimensionali attualmente in uso nel Gruppo, a cui si aggiungeranno “nuovi, futuristici modelli" che saranno operativi 24 ore su 24 e permetteranno di sviluppare parti di macchina finora prodotte esternamente e di prototipare dei campioni in tempi strettissimi. Il reparto - si legge in una nota - permetterà di controllare i costi e monitorare la pianificazione della produzione, l’usura delle macchine e la gestione degli errori. Il tutto, senza usare un singolo foglio di carta.
Inizieranno a breve anche i lavori per la costruzione di una sede che accoglierà la nuova divisione cosmetica, che si affiancherà a quella farmaceutica, e permetterà al Gruppo emiliano di diventare un punto di riferimento in un mercato, quello del packaging dei prodotti cosmetici, da anni in forte crescita sia in Italia che all’estero.
Sono inoltre in fase di ultimazione i lavori di ristrutturazione di uno stabilimento del Gruppo a Pianoro che tornerà a rivivere come centro di eccellenza del Made in Italy grazie a Rinova, nuovo marchio con cui Marchesini si consolida nella vendita di macchinari usati e da ricondizionare.
Queste operazioni - afferma l’azienda - contribuiranno a far crescere il fatturato, che quest’anno potrebbe superare i 300 milioni di euro anche grazie a un ordinato consolidato in forte crescita: 319 milioni del 2017 contro i 288 milioni del 2016 (+11%), grazie agli ordini in arrivo soprattutto da Europa, Russia, Cina e Stati Uniti.
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