11 aprile 2018 16:44
Sei rappresentanti della trasformazione di materie plastiche, raccolta e riciclo, ricerca e ambientalismo hanno deciso di istituire il tavolo di lavoro permanente “Riciclo di Qualità” per affrontare il tema dell’economia circolare e rispondere alla sfida posta dalla “Plastics Strategy” dell’Unione europea.
Ne fanno parte, come componenti fissi, sei figure di alto profilo per il settore: Giorgio Quagliuolo, Presidente di Conai e di Federazione Gomma Plastica; Angelo Bonsignori, Presidente dell’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR); Antonello Ciotti, Presidente di Corepla; Roberto Morabito, Direttore di Dipartimento presso Enea; Stefano Laporta, Presidente di Ispra e Stefano Ciafani, neopresidente di Legambiente.
Nell’intenzioni dei partecipanti, l’organismo avvierà un confronto costruttivo, con una buona dose di concretezza: le tematiche chiave su cui si dovrà concentrare l’attività del Tavolo verranno decise dagli stessi suoi componenti e per ogni tematica si cercherà di identificare obiettivi a breve e a medio termine. Una volta l’anno, i risultati dell’attività verranno presentati in un incontro pubblico, diffusi al pubblico e sottoposti a revisione e implementazione.
Lo scenario di partenza non è dei più facili da affrontare: la plastica è oggi sotto tiro, con un’immagine da ristabilire, e deve trovare il modo di coniugare innovazione, crescita, occupazione e sostenibilità ambientale, fattori non sempre convergenti. In questo scenario s’innesta la “Plastic Strategy” dell’Unione Europea, che attraverso la revisione delle direttive sull’economia circolare imporrà obiettivi sempre più stringenti in tema di riciclo, ricorso alla discarica e utilizzo di articoli monouso in plastica.
L’Italia può vantare una posizione di primo piano in Europa nella raccolta differenziata dei rifiuti plastici e nell’utilizzo dei materiali rigenerati, grazie al lavoro di ricerca e di innovazione che il settore dei trasformatori sta portando avanti da diversi anni.
Secondo Federazione Gomma Plastica, che rappresenta i trasformatori italiani di materie plastiche e gomma, l’anno scorso si è registrato un aumento generalizzato degli impieghi di polimeri riciclati rispetto al 2015: secondo i dati elaborati da Plastic Consult, del 10% per il PET (settori principali contenitori per alimenti), del 5,5% per il polietilene (sacchi, tubi, imballaggi), del 3,5% per il polipropilene e, fuori scala, del 75% per il polistirene, con impiego prevalente nel settore dell’edilizia per l’isolamento termico.
Secondo la Federazione, che ha promosso l’istituzione del “Tavolo Permanente Riciclo di Qualità”, l’industria è pronta, culturalmente, ad affrontare le sfide della Plastic Strategy, ma si rende necessaria un’azione coordinata e condivisa su alcuni fronti di fondamentale importanza, che vengono così riassunti:
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