21 novembre 2018 16:10
Tetra Pak ha stabilito un’alleanza strategica con Veolia per il riciclo dei contenitori multimateriale in cartone accoppiato con alluminio e polietilene utilizzati per il confezionamento di bevande ed alimenti, con l’obiettivo di garantirne la piena riciclabilità entro il 2025, in linea con la Plastics Strategy UE, impegno preso dal gruppo svizzero all’inizio dell’anno (leggi articolo).
Un imballo Tetra Pak contiene in media il 75% di cartone, il 20% di plastiche (di cui il 6% HDPE proveniente dai tappi e il 14% dai film in LDPE) e il 5% di alluminio.
Mentre la frazione cellulosica recuperata dai cartoni a fine vita ha un valore perché facilmente riciclabile, lo stesso non può dirsi per il poliaccoppiato polietilene/alluminio (PolyaAl), non facile da separare nei suoi componenti di partenza. La partnership con Veolia nasce proprio per rigenerare questa frazione, debitamente separata dal cartone, in impianti dedicati, con l’obiettivo di rintrodurre le materie prime seconde nel ciclo di produzione.
Una volta separato dal cartone, ciò che resta seguirà due strade: i tappi in polietilene alta densità saranno riciclati separatamente, mentre il PolyAl sarà trasformato in cassette e pallet, senza ulteriore separazione delle due frazioni. La collaborazione sarà avviata prima in Europa, quindi in Asia, per poi essere estesa al resto del mondo.
In Italia, un processo di riciclo della frazione di scarti dei contenitori poliaccoppiati (PE/AL), sviluppato da una società indipendente, EcoPlasTeam, è in fase di avvio a Spinetta Marengo (AL), da cui si ottiene un granulo rigenerato, Ecoallene (leggi articolo).
"La nostra tecnologia, coperta da brevetto, permette di ottenere un polimero riciclato, colorabile, di qualità analoghe a quello vergine, impiegabile dunque in numerosissime applicazioni industriali - commenta il presidente EcoPlasTeam, Carlo Maggi, interpellato dalla redazione di Polimerica -. Il nostro piano di espansione prevede a breve altri 5 impianti in Europa, che saliranno fino a 20, con uno sguardo immediato all'Asia e alla Nuova Zelanda".
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