20 febbraio 2019 08:55
Con l'avvicinarsi della data di uscita del Regno Unito dall’Unione europea, fissata per il 29 marzo, si profila sempre più concretamente la possibilità che la separazione avvenga senza accordo, la temuta opzione ’Brexit no-deal’.
ANRA, l'associazione che rappresenta i risk manager e i responsabili delle assicurazioni aziendali, ha provato a calcolare l’impatto sulle imprese italiane che esportano nel Regno Unito, calcolando costi - per i soli effetti tariffari - pari a 1,3 miliardi di euro su un export che nel 2017 ha raggiunto globalmente i 23 miliardi di euro.
A RISCHIO L’EXPORT DI MADE IN ITALY. Dazi che renderebbero meno competitivi i nostri beni provocando una riduzione dei consumi. Secondo uno studio del German Economic Institute di Colonia, considerando anche le barriere non tariffarie, in caso di ‘hard Brexit’ le esportazioni del nostro paese verso il Regno Unito nel medio termine potrebbero ridursi, nello scenario peggiore, di un ammontare compreso tra 7,5 e 11 miliardi di euro l’anno, tenuto conto delle stime dell’elasticità della domanda nei diversi settori.
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