16 maggio 2019 08:00
L’agenzia chimica europea (ECHA) ha annunciato il 5 maggio scorso di non voler più procedere alla valutazione di una possibile restrizione a livello europeo per le plastiche cosiddette oxodegradabili, ottenute aggiungendo ai tradizionali polimeri come il polietilene o il polipropilene additivi in grado di favorire la disgregazione molacolare e, nel tempo, la degradazione del materiale, senza però rispettare gli standard previsti dalle norme UNI EN 13432 su tempi e modi della biodegradazione.
La Commissione europea aveva chiesto l’anno scorso all’ECHA di preparare un dossier per l’eventuale inserimento delle plastiche oxodegradabili (insieme alle microplastiche) nell’allegato XVII del regolamento Reach (leggi articolo), che elenca le sostanze soggette a restrizioni o che non possono essere prodotte, utilizzate o importate in ambito comunitario. Il sospetto è che il processo degradativo favorito dagli additivi potesse concorrere alla formazione e diffusione delle microplastiche in ambiente.
Ma la nuova direttiva sugli articoli monouso, approvata a marzo dal Parlamento europeo, ha reso il processo di valutazione inutile, in quanto il testo prevede già restrizioni alla commercializzazione di articoli in plastica oxodegradabile a partire dal 2021, insieme ad una decina di articoli monouso in plastica (leggi articolo).
© Polimerica - Riproduzione riservata
Via della Merlata, 28 - 20014 Nerviano (MI)
Tel: +39 0331 587171 - Fax: +39 0331 584212
Web: www.frilvam.com/ - Email: frilvam@frilvam.com
Viale Buonarroti, 10 - 28100 Novara (NO)
Tel: 0321 398648 - Fax: 0321 398650
Web: www.leanplastic.it - Email: info@grecuconsulting.com
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.
Nel mese di luglio un percorso in tre step per identificare ed eliminare sprechi e inefficienze nella trasformazione di materie plastiche.