5 settembre 2019 08:41
Mentre il sistema politico britannico sta vivendo una delle sue crisi più drammatiche dal dopoguerra e si avvicina la data dell’uscita senza accordo (Brexit no deal) del Regno Unito dall’Unione europea, le associazioni dell’industria chimica, dalle due sponde della Manica, lanciano l’allarme sulle conseguenze per i rapporti commerciali e la fornitura di materie prime, intermedi e specialità chimiche.
In una nota, l'European Chemical Industry Council (Cefic), che rappresenta l’industria chimica europea, e l’associazione britannica Chemical Industries Association (CIA), ricordano che il 48% delle aziende chimiche con sede nel Regno Unito non hanno ancora trasferito le loro registrazioni Reach alle organizzazioni che operano in ambito UE.
L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha raccomandato infatti alle aziende britanniche di iniziare i trasferimenti prima del giorno di uscita, fissata al 31 ottobre 2019, onde evitare che, da un giorno all'altro, 700 sostanze chimiche possano esser bandite dal mercato comune in caso di una Brexit senza accordo.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Loc. Pian D'Assino, snc - 06019 Umbertide (PG)
Tel: +39 0759417862
Web: www.lucy-plast.it - Email: info@lucy-plast.it
Via delle Robinie, 10 - 28040 Mezzomerico (NO)
Tel: +39 032194128 - Fax: +39 0321 961014
Web: www.binovapm.it - Email: info@binovapm.it
Viale Buonarroti, 10 - 28100 Novara (NO)
Tel: 0321 398648 - Fax: 0321 398650
Web: www.leanplastic.it - Email: info@grecuconsulting.com
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Nel mese di luglio un percorso in tre step per identificare ed eliminare sprechi e inefficienze nella trasformazione di materie plastiche.
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.