AMP Recycling, società ferrarese del gruppo
ILPA, ha ottenuto da
Intesa Sanpaolo un finanziamento di
5,5 milioni di euro finalizzato a potenziare il livello tecnologico degli
impianti di riciclo, anche accrescendo le tipologie di plastica e rifiuti trattati.
Controllata dal 2012 da ILPA,
AMP Recycling integra dal 2007 le attività di estrusione e
termoformatura di imballaggi per il settore dell’orto-florovivaismo con un impianto per il
riciclo di materie plastiche provenienti da bottiglie PET post consumo.
Questa attività rappresenta uno dei tasselli del
ciclo chiuso e dell’
integrazione verticale della filiera dell’
rPET all’interno del gruppo bolognese, di cui beneficerà anche
ILIP per la produzione di
imballaggi termoformati in plastica riciclata per alimenti.
“Coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale che il nostro gruppo si è prefissato, intendiamo proseguire il
ciclo di investimenti sul polo del riciclo ferrarese, al fine di migliorare le performance sul piano qualitativo e quantitativo dei nostri impianti di riciclo - commenta
Riccardo Pianesani, AD di Gruppo ILPA (nella foto) -. Dal 2012 AMP Recycling ha effettuato investimenti per oltre
20 milioni di euro, ai quali si vanno ora ad aggiungere i progetti finanziati grazie al '
green loan' di Intesa Sanpaolo". "Questa operazione - aggiunge - ci consentirà di aumentare l’utilizzo di materiali riciclati nella produzione di imballaggi e semilavorati prodotti all’interno del nostro gruppo. Una filiera industriale integrata in grado di generare dal rifiuto un nuovo imballaggio per alimenti nel pieno rispetto delle logiche dell’economia circolare e delle norme su contatto alimentare e sicurezza della salute dei consumatori".
Il finanziamento è stato erogato da Intesa Sanpaolo nell’ambito del
plafond da
6 miliardi destinato alla transizione delle imprese verso l'
economia circolare.
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