8 luglio 2021 08:45
Il produttore italiano di packaging farmaceutico in plastica e vetro Bormioli Pharma si è impegnato a utilizzare entro il 2025 il 50% di materie prime sostenibili, tra plastiche riciclate, bioplastiche e vetro rigenerato, triplicando così l’attuale quota del 16%. L'azienda è già al lavoro per raggiungere l'obiettivo: sta testando una plastica ottenuta in parte dal recupero di CO2 e sono in corso interventi di eco-design, finalizzati a ridurre l'impiego di materiali vergini, semplificare i componenti e agevolare il riciclo dei contenitori.
“Il tema della sostenibilità sta velocemente entrando nelle agende delle industrie farmaceutiche di tutto il mondo e, come creatori di packaging primario, sentiamo la responsabilità di supportare il settore in questa transizione, sostenendo al contempo la salute delle persone e del pianeta - spiega la decisione Andrea Lodetti, CEO dell'azienda lombarda -. Da sempre investiamo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni concrete, ma oggi vogliamo fare di questo impegno un elemento differenziante della nostra strategia di crescita, vincolandolo a precisi obiettivi a medio termine".
Un’indagine condotta sui propri clienti ha evidenziato che 9 aziende su 10 del comparto farmaceutico ritengono la ricerca di nuove soluzioni di packaging sostenibili un punto di primaria importanza. Sensibilità che si è tradotta in un aumento delle vendite di flaconi, chiusure e accessori realizzati con materiali riciclati o biobased, cresciute del 50% l'anno scorso e del 130% nell’ultimo triennio.
L’impegno verso la sostenibilità rientra un approccio più ampio di gestione responsabile, che va dalla produzione alla catena di fornitura. Bormioli Pharma sta infatti implementando nei propri stabilimenti misure per la riduzione dei consumi energetici, delle emissioni e per l'ottimizzazione dell’utilizzo di acqua; è stata anche adottata una piattaforma di eco-validazione per il monitoraggio della filiera, che sarà estesa nei prossimi tre anni a tutti i fornitori.
Attraverso queste azioni, l’azienda sta contribuendo all’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica: la sola produzione, l'anno scorso, di flaconi in plastica riciclata (rPET) ha evitato quasi 1.000 tonnellate di emissioni di CO2 equivalente in atmosfera.
Bormioli Pharma opera con nove stabilimenti nella produzione di mballaggio per il mercato farmaceutico e biofarmaceutico: flaconi in vetro e plastica, chiusure in plastica e alluminio e accessori. Occupa oltre 1.200 addetti e produce ogni anno 7 miliardi di imballaggi in vetro e plastica, per un giro d’affari, nel 2019, pari a circa 250 milioni di euro.
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La società italiana contribuisce con i suoi compound riciclati ad ampliare l’offerta di prodotti sostenibili della casa madre.
Non è che stiamo accettando passivamente tutto ciò che accade come se fosse la normalità? Se lo chiede il Consorzio C.A.R.P.I. a proposito delle sfide per l'industria italiana del riciclo.