11 novembre 2021 08:50
Plastalliance (Alliance Plasturgie et Composites du Futur), federazione francese della filiera delle plastiche e dei materiali compositi, ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro il Decreto che vieta l'utilizzo di imballi in plastica per frutta e verdura fresca fino a 1,5 kg, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2022 (leggi articolo). Il ricorso - afferma l'associazione - servirà per verificare l'effettiva legittimità del provvedimento rispetto alla normativa e al diritto europeo.
Secondo l'associazione, il decreto pone limiti alla concorrenza e alla libera circolazione delle merci in ambito UE, ma non solo: favorirebbe anche lo spreco alimentare, con effetti indiretti sull'ambiente, e avrebbe effetti negativi sia sulle aziende ortifrutticole, sia sui produttori di imballaggi, destabilizzando il mercato.
Il decreto 2021-1318 dell'8 ottobre 2021 è un'applicazione dell'articolo 77 della Legge 10 febbraio 2020 contro i rifiuti e per un'economia circolare (AGEC), che Plastalliance non ha mai sostenuto, né avallato poiché introduce misure e obiettivi lesivi per l'industria degli imballaggi in plastica.
Contro il provvedimento transalpino si è espresso recentemente anche Pro Food, il raggruppamento dei produttori di imballaggi per alimenti in seno a Unionplast (Federazione Gomma Plastica), criticando la "deriva anti-economica e contraria al mercato unico europeo ", con riflessi anche sulla filiera agro-alimentare italiana (leggi articolo).
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