17 novembre 2022 12:03
La proposta di modifica della Direttiva su imballaggi e rifiuti da imballaggio ha avuto il merito, forse l'unico, di mettere d'accordo filiere produttive storicamente concorrenti, unite nel criticare la bozza trapelata nei giorni scorsi (leggi articolo).
Al coro di critiche si è unita anche EPPA (European Paper Packaging Alliance), associazione dei produttori europei di imballaggi in carta e cellulosa, che chiede alla Commissione europea di basare le sue decisioni che riguardano l'economia circolare su metodi scientifici, nello specifico sull'analisi del ciclo di vita dei prodotti (LCA), onde evitare di mettere fuori legge le soluzioni di imballaggio più sostenibili.
L'associazione cita un recente studio LCA (consultabile QUI) che mostra come gli imballaggi riciclabili a base di carta utilizzati nel settore della ristorazione a domicilio (delivery) e da asporto offrono vantaggi ambientali rispetto ai sistemi riutilizzabili in 12 categorie di impatto, tra cui il cambiamento climatico, il consumo di acqua dolce e le risorse esauribili. I risultati - afferma l'associazione - evidenziano che il passaggio ad alternative riutilizzabili genererebbe il 48% in più di emissioni di CO2 equivalenti, consumerebbe il 39% in più di acqua dolce e richiederebbe l'82% in più di estrazione di minerali e risorse. Questo perché il trasporto di contenitori per alimenti e bevande ai ristoranti dopo l'uso, insieme al lavaggio, igienizzazione e asciugatura, comporta un maggior consumo di energia, acqua e risorse.
"La bozza di testo del regolamento trapelata è deludente - commenta Eric Le Lay, presidente della European Paper Packaging Alliance -. Stabilisce obiettivi di riutilizzo irrealistici e discriminatori per i servizi di ristorazione e da asporto. La Commissione europea dovrebbe condividere, sulla base delle evidenze scientifiche, che i contenitori monouso a base di carta non solo sono molto più pratici per i servizi di consegna cibo e per i loro clienti, migliorando l'igiene e la praticità, ma semplicemente funzionano meglio su metriche ambientali chiave".
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Lucy Plast ridisegna la circolarità degli imballaggi secondari puntando su servizi di recupero e gestione del fine vita.