14 novembre 2023 08:48
La tedesca Pyrum Innovations ha siglato un ulteriore accordo per portare su scala industriale il riciclo chimico di pneumatici fuori uso (PFU) mediante pirolisi, con tecnologia proprietaria.
Il partner, in questo caso, è il riciclatore Remondis, con il quale ha siglato un memorandum d'intenti per realizzare un impianto con capacità di trattamento pari a 20mila tonnellate annue di PFU nell'area industriale del porto fluviale di Brema, nel Nordovest della Germania.
L'olio di pirolisi così ottenuto sarà destinato a BASF, che lo utilizzerà al posto di materie prime fossili nelle sue produzioni petrolchimiche, con attribuzione ai prodotti mediante bilancio di massa certificato. Anche il carbon black presente nei PFU verrà recuperato nell'impianto e riutilizzato per produrre nuovi pneumatici.
Nelle intenzioni dei due partner, la richiesta dei permessi per la costruzione sarà presentata alle autorità entro la metà del prossimo anno. L'investimento stimato si attesta intorno a 40 milioni di euro.
ll processo messo a punto da Pyrum Innovations si basa sulla pirolisi degli pneumatici, da cui si ottiene un olio che, una volta purificato, può sostituire materie prime fossili utilizzate dall'industria chimica per produrre intermedi e, da questi, anche plastiche e gomme. Come sottoprodotto del processo si ottengono anche gas e carbon black di recupero (rCB).
Si tratta del sesto impianto di riciclo chimico di PFU che Pyrum ha intenzione di realizzare da sola o in partnership, già in fase di progettazione e approvazione.
Attualmente, la società tedesca possiede un impianto funzionante a Dillingen/Saar (nella foto), ma progetti sono stati annunciati anche a Homburg, in Germania (leggi articolo), in Gran Bretagna insieme a Suez (leggi articolo), in Grecia con Thermo Lysi (leggi articolo) e nella Repubblica Ceca, in partnership con una società energetica locale, di cui non è stato fatto il nome (leggi articolo).
Nella foto in alto: Jürgen F. Ephan, Managing Director di Remondis Recycling (a destra) e Pascal Klein, CEO di Pyrum (a sinistra).
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