4 luglio 2024 14:53
Nell'ambito del nuovo Piano di sostenibilità presentato in questi giorni, il gruppo danese Lego, uno dei principali produttori mondiali di giocattoli in materiale plastico, impegna tutti i suoi fornitori a raggiungere obiettivi di sostenibilità entro il 2026, al fine di poter tagliare le proprie emissioni del 37% entro il 2032 e di raggiungere l’obiettivo 'net-zero' entro il 2050.
Il nuovo piano è stato illustrato ai partner Lego in occasione di un recente incontro organizzato per informarli e coinvolgerli sul tema, in tutte le categorie di approvvigionamento che contribuiscono maggiormente alle emissioni di carbonio Scope 3.
Questo perché - spiega l'azienda nordeuropea - oltre il 99% delle sue emissioni totali di carbonio deriva da attività esterne, in gran parte da fornitori di materie prime, macchinari, semilavorati e servizi.
“Per dirla in parole povere - spiega Annette Stube, Chief Sustainability Officer di Lego Group -, un mondo a zero emissioni nette non è possibile a meno che non individuiamo soluzioni che vadano oltre le nostre stesse operazioni. Non saremo in grado di raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità da soli: dobbiamo lavorare in collaborazione con i nostri fornitori. Vogliamo che i bambini ereditino un pianeta sano e non c’è tempo da perdere”.
Il Programma di sostenibilità per i fornitori si basa su quello varato nel 2014, denominato Engage-to-Reduce. In particolare:
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