5 novembre 2024 08:44

La società inglese di consulenza AMI Consulting ha pubblicato la nona edizione dello studio sulla distribuzione di polimeri in Europa (Polymer Distribution in Europe 2024), con dati sul mercato relativi agli ultimi cinque anni (2018-2023) e le prospettive di sviluppo nei prossimi cinque, fino al 2028.

Il rapporto quantifica la dimensione del mercato, la quota di domanda soddisfatta tramite i canali di distribuzione, nonché i volumi di vendita e il fatturato dei distributori.

Nel 2023 - affermano gli analisti - sono state distribuite in Europa oltre 4,6 milioni di tonnellate di polimeri, pari a circa il 17% della domanda totale, per un giro d'affari stimato in 10 miliardi di euro e un valore aggiunto intorno a 1,2 miliardi di euro, il 27% in più rispetto al 2020.
"Nonostante le difficoltà di mercato, i distributori hanno saputo capitalizzare le dinamiche del settore per aumentare i profitti, dimostrando che questa attività si mantiene redditizia", si legge nella presentazione del report.

Le sfide non mancano: bassa domanda, concorrenza crescente e fattori esogeni come la pandemia, la guerra in Ucraina e le interruzioni logistiche causate dalla crisi del Mar Rosso e dai disordini in Medio Oriente.
Tra i fattori endogeni, un'eccesso di offerta di polimeri, causata dall'aumento delle capacità produttive e dal rallentamento della domanda di beni durevoli.
In questo scenario di per sé già complesso, i produttori europei hanno dovuto affrontare difficoltà legate alle importazioni a basso prezzo, soprattutto da Stati Uniti e Asia, e all'aumento dei costi energetici, che hanno esercitato pressioni su prezzi e margini.

Ciò nonostante, non si è interrotta l'attività di fusioni e acquisizioni, iniziata circa un decennio fa - segnalano i redattori dello studio -. Un approccio guidato dalla ricerca di economie di scala, dal desiderio di incrementare le quote di mercato e ampliare l'offerta di prodotti, al fine di diventare più competitivi. Tuttavia, sono sempre più rilevanti le operazioni avviate da società di private equity.

La domanda di materiale riciclato è ancora piuttosto limitata, ma i distributori europei di polimeri sono consapevoli che i materiali riciclati guadagneranno terreno, nonostante le sfide legate alla raccolta dei rifiuti e alla tracciabilità end-to-end.

La sfida futura per gli operatori - concludono gli analisti - è capire dove collocarsi lungo la filiera e come aggiungere valore per conto dei clienti, differenziarsi dalla concorrenza attraverso la qualità dei prodotti, l'esperienza tecnica e i servizi. Nell'attuale scenario, però, le condizioni rimangono instabili e i risultati difficili da prevedere.

Vedi anche: Polymer Distribution in Europe 2024

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