Volumi in aumento in Cina, India e Sudest asiatico, ma i cambi sfavorevoli incidono sui risultati finanziari.
Nel corso dei primi sei mesi dell'anno Guala Closures, società italiana attiva nella produzione di chiusure di sicurezza in plastica e in alluminio, ha realizzato ricavi per 154,1 milioni di euro, in crescita del 2,4% (pari a circa 5 milioni di euro) rispetto allo stesso semestre dell'anno scorso. L'incremento, rileva la società, è riconducibile all'aumento dei volumi delle vendite nei mercati della Cina, dell’India e del sud-est asiatico. Ma in termini finanziari, la crescita dei volumi è stata penalizzata da una significativa svalutazione delle principali valute rispetto all’Euro.
Le perdite sui cambi hanno infatti inciso sul risultato netto della gestione finanziaria, passato da -6,7 milioni di euro del primo semestre 2007 a -9,8 milioni della prima parte di quest'anno. Il risultato netto del primo semestre, pari a 6 milioni di Euro, è superiore di 1,1 milioni di euro rispetto ai 4,9 milioni del primo semestre 2007. Un risultato riconducibile all’incremento del margine operativo lordo per circa 7,2 milioni di euro, parzialmente compensato dall’incremento di ammortamenti e svalutazioni per circa 1,3 milioni di Euro, degli oneri finanziari netti per circa 3,1 milioni e delle imposte per circa 1,8 milioni.
“Abbiamo chiuso positivamente il primo semestre 2008 iniziando a beneficiare in maniera significativa dei risultati delle azioni di razionalizzazione industriale e riorganizzazione produttiva effettuati nel corso dell’anno 2007 -. commenta Marco Giovannini, Presidente e Amministratore Delegato di Guala Closures - Nonostante i segnali poco incoraggianti provenienti dallo scenario macroeconomico mondiale, le prospettive di crescita del nostro Gruppo restano costanti ed affidabili”.
Guala Closures, quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, è presente in 15 paesi con 21 stabilimenti e 4 uffici commerciali; il gruppo impiega circa 2.200 dipendenti nelle due divisioni Closures e PET.
5 settembre 2008 08:41
Volumi in aumento in Cina, India e Sudest asiatico, ma i cambi sfavorevoli incidono sui risultati finanziari.
Nel corso dei primi sei mesi dell'anno Guala Closures, società italiana attiva nella produzione di chiusure di sicurezza in plastica e in alluminio, ha realizzato ricavi per 154,1 milioni di euro, in crescita del 2,4% (pari a circa 5 milioni di euro) rispetto allo stesso semestre dell'anno scorso. L'incremento, rileva la società, è riconducibile all'aumento dei volumi delle vendite nei mercati della Cina, dell’India e del sud-est asiatico. Ma in termini finanziari, la crescita dei volumi è stata penalizzata da una significativa svalutazione delle principali valute rispetto all’Euro.
Le perdite sui cambi hanno infatti inciso sul risultato netto della gestione finanziaria, passato da -6,7 milioni di euro del primo semestre 2007 a -9,8 milioni della prima parte di quest'anno. Il risultato netto del primo semestre, pari a 6 milioni di Euro, è superiore di 1,1 milioni di euro rispetto ai 4,9 milioni del primo semestre 2007. Un risultato riconducibile all’incremento del margine operativo lordo per circa 7,2 milioni di euro, parzialmente compensato dall’incremento di ammortamenti e svalutazioni per circa 1,3 milioni di Euro, degli oneri finanziari netti per circa 3,1 milioni e delle imposte per circa 1,8 milioni.
“Abbiamo chiuso positivamente il primo semestre 2008 iniziando a beneficiare in maniera significativa dei risultati delle azioni di razionalizzazione industriale e riorganizzazione produttiva effettuati nel corso dell’anno 2007 -. commenta Marco Giovannini, Presidente e Amministratore Delegato di Guala Closures - Nonostante i segnali poco incoraggianti provenienti dallo scenario macroeconomico mondiale, le prospettive di crescita del nostro Gruppo restano costanti ed affidabili”.
Guala Closures, quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, è presente in 15 paesi con 21 stabilimenti e 4 uffici commerciali; il gruppo impiega circa 2.200 dipendenti nelle due divisioni Closures e PET.
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Nel mese di luglio un percorso in tre step per identificare ed eliminare sprechi e inefficienze nella trasformazione di materie plastiche.
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.