La missione economica italiana in Cina ha offerto a Prysmian una ribalta per annunciare nuovi investimenti nel paese per 20 milioni di euro, che si aggiungono ai 10 milioni stanziati lo scorso anno; che portano a 120 milioni di euro il totale degli investimenti del gruppo italiano nel paese asiatico.
Il progetto riguarda il raddoppio della capacità produttiva e l'avvio di nuove tecnologie nello stabilimento di Baoying, dedicato ai cavi e sistemi Altissima e Alta Tensione. Lo stabilimento sarà anche dotato di una seconda “torre verticale” (Vertical Continuous Vulcanization), una delle tecnologie più avanzate nel settore cavi.
L'obiettivo - spiega la società - è di rafforzare ulteriormente la leadership tecnologica e la quota di mercato del Gruppo in Cina, in particolare nell'offerta di sistemi fino ai 500 kV, in grado di fornire energia elettrica a intere città; tra l'altro, Prysmian è stata scelta da China State Grid per il nuovo collegamento Altissima Tensione a 500 kV nella provincia di Anhui.
Prysmian ha anche siglato un accordo di cooperazione tecnologica con il Wuhan Institute of Technology per sviluppare ricerca e innovazione nel settore dei collegamenti energia ad altissima tensione.
La Cina rappresenta oltre il 20% del mercato mondiale dei cavi. Nel Paese, Prysmian fattura circa 160 milioni di euro (+28% rispetto al 2008) e occupa un migliaio di dipendenti in cinque impianti di produzione dedicati a cavi e sistemi Alta Tensione per la trasmissione di energia, cavi speciali per applicazioni industriali, fibre ottiche e cavi in rame per le telecomunicazioni. Fra i clienti strategici, il gruppo italiano annovera i principali operatori di rete nazionali, quali China State Grid, Beijing PSB, Shanghai PSB, Jiangsu PSB, aziende attive nella realizzazione di wind farm - come Guo Dian United Power, Gamesa, Suzlon, SE Wind, -, operatori del settore dei trasporti come CRC (Chang Chun Railway Company), Beijing Metro e Alstom, oltre ad alcuni dei maggiori operatori locali di telecomunicazioni come China Mobile e China Unicom.
7 giugno 2010 09:06
Sarà raddoppiata la produzione di cavi altissima tensione a Baoying.La missione economica italiana in Cina ha offerto a Prysmian una ribalta per annunciare nuovi investimenti nel paese per 20 milioni di euro, che si aggiungono ai 10 milioni stanziati lo scorso anno; che portano a 120 milioni di euro il totale degli investimenti del gruppo italiano nel paese asiatico.
Il progetto riguarda il raddoppio della capacità produttiva e l'avvio di nuove tecnologie nello stabilimento di Baoying, dedicato ai cavi e sistemi Altissima e Alta Tensione. Lo stabilimento sarà anche dotato di una seconda “torre verticale” (Vertical Continuous Vulcanization), una delle tecnologie più avanzate nel settore cavi.
L'obiettivo - spiega la società - è di rafforzare ulteriormente la leadership tecnologica e la quota di mercato del Gruppo in Cina, in particolare nell'offerta di sistemi fino ai 500 kV, in grado di fornire energia elettrica a intere città; tra l'altro, Prysmian è stata scelta da China State Grid per il nuovo collegamento Altissima Tensione a 500 kV nella provincia di Anhui.
Prysmian ha anche siglato un accordo di cooperazione tecnologica con il Wuhan Institute of Technology per sviluppare ricerca e innovazione nel settore dei collegamenti energia ad altissima tensione.
La Cina rappresenta oltre il 20% del mercato mondiale dei cavi. Nel Paese, Prysmian fattura circa 160 milioni di euro (+28% rispetto al 2008) e occupa un migliaio di dipendenti in cinque impianti di produzione dedicati a cavi e sistemi Alta Tensione per la trasmissione di energia, cavi speciali per applicazioni industriali, fibre ottiche e cavi in rame per le telecomunicazioni. Fra i clienti strategici, il gruppo italiano annovera i principali operatori di rete nazionali, quali China State Grid, Beijing PSB, Shanghai PSB, Jiangsu PSB, aziende attive nella realizzazione di wind farm - come Guo Dian United Power, Gamesa, Suzlon, SE Wind, -, operatori del settore dei trasporti come CRC (Chang Chun Railway Company), Beijing Metro e Alstom, oltre ad alcuni dei maggiori operatori locali di telecomunicazioni come China Mobile e China Unicom.
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Nel mese di luglio un percorso in tre step per identificare ed eliminare sprechi e inefficienze nella trasformazione di materie plastiche.
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.