Le attività, che generano oltre 400 milioni di euro, sono concentrate prevalentemente negli Stati Uniti.
1 marzo 2011 07:09
Il produttore britannico di imballaggi Rexam ha confermato l'intenzione di dismettere le attività nelle chiusure in plastica, prevalentemente localizzate negli Stati uniti, a causa del declino delle vendite sul mercato nordamericano. L'annuncio è stato dato in occasione della presentazione dei risultati 2010, che vedono una crescita delle vendite di imballaggi in plastica del 4% a 942 milioni di sterline, pari a 1,1 miliardi di euro.
La società ha rilevato nel 2010 una flessione delle vendite nel segmento CSD e un crollo intorno al 30% nella vendita di chiusure per bottiglie per acqua minerale negli Stati Uniti: da qui la decisione di dismettere queste attività, ad esclusione dei contenitori alimentari alta barriera e alcune chiusure per il settore medicale. Nell'ultimo esercizio, il giro d'affari di questo segmento è stato pari a 343 milioni di sterline (403 milioni di euro).
A livello di gruppo, Rexam ha realizzato nel 2010 un fatturato consolidato di 5 miliardi di sterline (5,8 miliardi di euro), in leggera crescita (+2%) sull'esercizio precedente. Grazie ad una rigida politica di controllo dei costi, gli utili prima delle imposte sono lievitati del 45% a 412 milioni di sterline, pari a circa 485 milioni di euro.
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